Autore Redazione
martedì
15 Marzo 2016
14:27
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Politica

Il gruppo Bauli annuncia la chiusura dello stabilimento Bistefani di Villanova Monferrato

Il gruppo Bauli annuncia la chiusura dello stabilimento Bistefani di Villanova Monferrato

VILLANOVA MONFERRATO – Sono rassegnati e amareggiati i 114 dipendenti dello stabilimento Bistefani di Villanova Monferrato dopo la notizia della prossima chiusura del sito. Lunedì il nuovo amministratore delegato del Gruppo Bauli, da tre anni proprietario dello stabilimento casalese,  ha infatti annunciato la volontà di spostare la produzione a Verona, rendendosi disponibile ad assorbire tutti i lavoratori. In base a quanto spiegato al segretario Flai Cgil Marco Malpassi, che insieme al collega della Fai Cisl Enzo Medicina segue la vicenda, lo stabilimento di Villanova sconterebbe “grandissime crisi di volumi, aggravate da costi fissi altissimi”. “Da mesi  eravamo in ansia – ha aggiunto Malpassi – perché ormai nel sito si producevano solo Buondì e Girelle. Durante l’incontro urgente chiesto e poi avuto a dicembre l’azienda aveva comunque lasciato aperti alcuni spiragli sul futuro dello stabilimento, anche se all’epoca non era ancora stato nominato il nuovo amministratore delegato. Già allora sapevamo però delle due linee installate a Verona e questo aveva alimentato i nostri sospetti e preoccupazioni che, purtroppo, si sono ora tramutati in realtà”.

L’annuncio del nuovo amministratore delegato Stefano Zancan non è stato quindi “una doccia fredda improvvisa” ma comunque “un duro colpo” soprattutto, ha aggiunto il segretario Flai, per i tanti lavoratori che si stavano avvicinando alla pensione e che difficilmente potranno accettare un trasferimento a Verona. “Diciamo che l’atteggiamento dell’azienda è stato un po’ furbesco, perchè  la maggior parte dei dipendenti non è nella condizione di cambiare vita dall’oggi al domani. I lavoratori, però, ci hanno dato indicazioni per gestire al meglio questa chiusura e in questo senso ci muoveremo noi e la Cisl. Per quest’anno c’è ancora la mobilità , non sufficiente comunque  a coprire il periodo fino al pensionamento. Come sindacati lavoreremo quindi per ottenere buone uscite e incentivi economici, anche per agevolare gli eventuali trasferimenti a Verona”.

Già durante il prossimo incontro del 31 marzo, ha aggiunto Marco Malpassi, Flai Cgil e Fai Cisl pretenderanno “atti concreti” dall’azienda e, insieme ai colleghi delle altre categorie lavoreranno anche per  tutelare la ventina di lavoratori dell’indotto, tra settore pulizie e logistica. “L’azienda vorrebbe trasferire la produzione entro la fine dell’estate ed è chiaro che non permetteremo una chiusura al risparmio che vada a danno dei dipendenti”.

Tatiana Gagliano

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