Autore Redazione
martedì
24 Gennaio 2017
05:05
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Politica - Alessandria

Allagamenti Casalbagliano: scoperti anche degli elettrodomestici nei fossi

Allagamenti Casalbagliano: scoperti anche degli elettrodomestici nei fossi

ALESSANDRIA – Si è tenuto sabato scorso il sopralluogo a Casalbagliano insieme all’ingegner Sandro Terruggi a proposito del progetto di fattibilità sui lavori di messa in sicurezza del paese dagli allagamenti. “I tempi di realizzazione saranno lunghi. Si parla di di 3 o 4  anni” ha detto a Radio Gold Marco Piacenza, del Comitato Casalbagliano “è tanto ma noi vogliamo fare un passo alla volta. Vero, le procedure sono lente. La situazione è delicata e preoccupante ma dobbiamo fidarci, non abbiamo via di scampo.”

Nell’incontro con la popolazione del sobborgo alessandrino l’ingegner Terruggi aveva presentato queste ipotesi di soluzioni: tre aree distinte della frazione alessandrina. Nella zona sud della frazione, in via Tagliata, servirebbe un nuovo sistema di canalizzazione che intercetti le acque che tracimano in strada dai terreni agricoli in caso di piena e le scolmi sul Rio delle Ossa. Ad oggi, infatti, la conformazione argillosa del terreno, purtroppo, crea una sorta di “torrente” che mette in crisi il sistema fognario.

In via Oratorio, invece, a Nord del sobborgo sarebbe prevista una nuova canalizzazione che porti le acque oltre l’argine, l’alleggerimento del collettore attraverso la costruzione di una nuova fognatura che raccolga solo l’acqua piovana. Infine sarebbe indispensabile il potenziamento del sistema di pompaggio in via Marinetti per poter sollevare l’acqua oltre l’argine: attualmente le tre pompe garantiscono una portata di 100 litri al secondo ma ne servono circa 1400 complessivi.

Al sopralluogo di sabato erano presenti anche il consigliere comunale di Alessandria Simone Annaratone e, per il Comitato Casalbagliano anche Giovanni Gigantino, Marco Piacenza e Andrea Lenaz .

“Si è partiti da via Rosta con il primo sopralluogo e si è verificata l’esistenza di fossi ostruiti che con i dovuti lavori ed eventuali modifiche di portata potrebbero ovviare e aiutare il naturale deflusso delle acque senza implementare il “fosso delle ossa”, in condizioni direi “penose” per la mancata manutenzione da parte dell’ente competente – ha raccontato Piacenza.” “Si è proseguito poi in zona cimitero, proseguimento e sfogo del fosso delle ossa, anche lì riscontrando il totale abbandono delle opere di manutenzione con alberi decennali nati nel letto del canale e varie carcasse di elettrodomestici abbandonati da tempo. Il percorso è proseguito a località San Pietro con la verifica delle chiuse sul canale Carlo Alberto sostenendo le eventuali supposizioni in merito per aumentare e garantire più sicurezza. Abbiamo parlato del depuratore di via Marinetti ma in questo specifico caso sarà necessario l’intervento delle nuove pompe di sollevamento. Si è chiuso il sopralluogo in via Oratorio con la constatazione della necessità di un nuovo tratto di fognatura che raccolga le acque bianche, la costruzione di una canalina che porta le acque raccolte al depuratore costeggiando il nuovo argine e allacciandosi sotto al depuratore. Ci auguriamo che l’ingegnere possa aver trovato consigli utili a questo sopralluogo soprattutto per individuare meglio le modifiche da apportare al progetto di fattibilità in essere e poter accelerare i tempi di realizzo così da evitare che riaccendono fatti come quelli accaduti.”

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