Autore Redazione
mercoledì
20 Settembre 2023
06:30
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Alessandria: una società finita in un metaverso tutt’altro che benedetto

Alessandria: una società finita in un metaverso tutt’altro che benedetto

ALESSANDRIA – Incredulità. Questo è il sentimento che sta caratterizzando tutto il mondo intorno all’Alessandria Calcio. Vedere entrare e uscire una ambulanza dallo stadio Moccagatta per soccorrere il direttore sportivo Umberto Quistelli resta una delle scene più stranianti e surreali che nemmeno il più pessimista dei tifosi avrebbe mai immaginato. E quando si pensa di aver raggiunto le vette dell’assurdo arrivano spiegazioni che ricalcano le scene grottesche dei pupi siciliani in cui i personaggi si autopercuotono come ha raccontato sui social, in un post poi cancellato, il presidente Enea Benedetto. Un racconto che, per giunta, lancia pesantissime e impensabili accuse al direttore sportivo. Oggi, giorno dell’importante trasferta contro l’Arzignano Valchiampo, si dovrebbe solo sentir parlare di formazione, di giocatori più o meno in forma e di tre punti da conquistare. Purtroppo non è così.

La squadra è infatti la parte più commovente di questa storia. Un gruppo che doveva essere spazzato via dagli avversari e invece tiene testa esprimendo perfino bel gioco. Una formazione che combatte in campo e anche fuori, tra le mura, teoricamente, amiche. In quest’ultimo caso cercando di sorvolare sul teatro dell’assurdo che riesce a tramutare il calcio in un ring, vero o inventato che sia.

In tutto questo tempo i problemi iniziali di mercato o i litigi tra soci sembrano oggi una inezia, dopo aver visto girandole di personaggi improbabili entrare e uscire alla velocità della luce, addetti stampa che arrivano, vanno via, tornano e vanno di nuovo via, figure societarie che blandiscono il presidente e poi gettano secchiate di veleno, minacce di azioni legali sventolate come nemmeno i cartellini gialli nella più feroce delle partite di calcio.

Così i tifosi, disincantati dal primo giorno, combattono ogni giorno ormai tra cori di affetto per dei giovani precipitati in un metaverso che è l’inverso di un mondo normale e striscioni ironici o deridenti contro una vicenda a dir poco cript…ica.

A tutto questo si aggiunge il fatto che diventa sempre più forte la rabbia di chi pretende risposte dall’ex presidente Di Masi. A suo tempo esternò il rammarico per il disinteresse dell’imprenditoria locale, sebbene prima avesse sempre dichiarato la volontà di correre da solo. Di Masi però, gli rimproverano i tifosi, ha l’enorme e ulteriore colpa di aver ceduto la società a chi oggi ha reso l’orso grigio non più un animale feroce e ringhioso ma un patetico personaggio di un circo. L’ex patron dia almeno delle spiegazioni, chiedono i tifosi, ma, è bene sì sappia che alle richieste di interviste non ha più risposto, almeno a noi.

Il tema ora è capire che fine farà l’Alessandria in una escalation di fatti surreali in cui il grigio rischia di diventare nero e il finale tutto tranne che benedetto.

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