Autore Redazione
martedì
21 Gennaio 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Dopo il caos Amag l’opposizione attacca

Dopo il caos Amag l’opposizione attacca

AGGIORNAMENTO MERCOLEDI’: Il centrodestra gongola davanti al caos politico di Amag. L’azienda, dopo l’esito elettorale finita nel mirino del centrosinistra per la sua gestione passata, vive un momento di profonda difficoltà sottolineata dall’opposizione con un’interpellanza a firma del Presidente Pdl, Piercarlo Fabbio e sottoscritta dai consiglieri Emanuele Locci, Davide Buzzi Langhi, Maurizio Sciaudone e Teresa Curino. Nel testo dell’interpellanza i firmatari chiedono: “quali siano le immediate decisioni che l’amministrazione intende assumere avendo fin qui già creato ben più di un problema ad una società considerata fino a poco tempo fa un fiore all’occhiello dell’amministrazione, mentre la “cura” a cui è stata sottoposta non ha sicuramente dato risultati soddisfacenti e in sintonia con le necessità e le esigenze della popolazione alessandrina e dei Comuni soci“. Tutto questo dopo una serie di problemi che l’opposizione ha presentato nel documento: “in un solo anno e mezzo si sono avvicendati ben tre presidenti e diverse composizioni del cda, salvo la costante presenza dell’amministratore delegato Giampiero Borsi, senza che l’azienda ne abbia avuto un reale beneficio, anzi, continuando a mostrare, giorno dopo giorno, sempre maggiori difficoltà”, in più, sostiene il primo firmatario del documento, Piercarlo Fabbio “la sindaca ha impiegato tempi lunghissimi a predisporre le dovute sostituzioni dei vertici aziendali, con percorsi di mesi da ritenersi inspiegabili, necessitando l’azienda di un’operatività continua e costante dei propri vertici”.

AGGIORNAMENTO ORE 19.10: alla luce di quanto accaduto quest’oggi si è dimesso nel pomeriggio tutto il cda dell’aziernda AMAG. La prossima assemblea è stata fissata per l’11 febbraio.

AGGIORNAMENTO ORE 15.10: Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ha inviato una lettera al presidente Amag, Pietro Bianchi, in cui ha chiesto la convocazione dell’assemblea per procedere alla revoca dei componenti del Consiglio di amministrazione ancora in carica e nominare così il nuovo cda. Per il primo cittadino l’azzeramento dell’organo è necessario per dare nuovo impulso all’attività della società. Di seguito il testo della lettera:

Le recenti vicende relative al C.d.A. di Codesta Società richiedono un’attenta valutazione di tutte le azioni possibili finalizzate al ripristino della piena funzionalità dell’Organo di Governo.
In un momento così delicata rispetto al contesto in cui AMAG si colloca e deve operare, appare indispensabile che la Società stessa sia in grado di svolgere, con la massima efficacia possibile, la propria attività sia in termini di scelte strategiche che di conseguenti pianificazioni operative. A tal fine ritenendo quindi necessaria un’azione di intervento immediato da parte del Socio di riferimento, chiedo venga convocata un’Assemblea societaria per procedere alla revoca dei componenti del C.d.A. ancora in carica e contestuale nomina di una nuovo C.d.A..
L’azzeramento dell’Organo e il conseguente rinnovo sono necessari per ridare impulso all’attività della Società individuando un Organo di Governo che, nella sua completezza, sia in grado di affrontare le importanti sfide che attendono AMAG SpA.

NOTIZIA: Tensione alle stelle all’interno e attorno all’azienda Amag spa. Le indiscrezioni uscite questa mattina sulla Stampa, che riferiscono delle probabili dimissioni di Federica Monti, rappresentante dei piccoli Comuni nel consiglio di amministrazione, hanno prodotto questa mattina un confronto tra il presidente dell’azienda, Pietro Bianchi, e il sindaco del capoluogo, Rita Rossa. Come riferito in un comunicato partito da Palazzo Rosso i due hanno discusso della “difficile situazione dell’azienda” e Bianchi ha suggerito al primo cittadino che “per il bene dell’Amag, dei suoi soci e di tutta la cittadinanza, è necessario azzerare l’organo amministrativo e nominare un nuovo CDA che risponda ad esigenze di capacità e professionalità“.

Ho messo a disposizione il mandato – ha dichiarato il presidente Bianchi – in quanto l’unico interesse che ho sempre avuto è quello di dare una mano a risolvere i gravi problemi della città in cui sono nato, anche a costo di grandi sacrifici personali e professionali. Rimango, quindi a disposizione, se dovesse servire, per continuare a dare una mano in totale trasparenza, onestà e serietà e senza alcuna disponibilità a compromessi e giochetti di sottobosco che non appartengono al mio modo di essere ed alla mia cultura e che comunque sono stati, a mio parere, una delle principali cause del decadimento della situazione italiana. Non ho mai visto il mio mandato di presidente come un incarico politico, in quanto politico non sono, ma esclusivamente come mandato tecnico che deve andare oltre agli interessi delle singole parti e deve mirare al bene comune”.

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