Autore Redazione
venerdì
5 Ottobre 2018
05:46
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Politica - Alessandria

Aral: cambia lo statuto. Ora controllo pubblico stringente

"Prima l'azienda era alla mercé di tutti" ha sottolineato l'assessore Borasio "e serviva soggetti terzi molto più di quanto prevedeva la legge"
Aral: cambia lo statuto. Ora controllo pubblico stringente

ALESSANDRIA – Un altro passaggio cruciale per il salvataggio dell’azienda di smaltimento rifiuti di Alessandria. Le Commissioni Ambiente e Bilancio hanno dato il via libera al cambio di statuto di Aral. Dopo il sì del Consiglio Comunale l’azienda tornerà in house, cioè obbligata a gestire il servizio all’80% verso i propri Comuni soci e solo al 20% verso soggetti terzi.

“Aral non era più “in house” da diversi anni” ha sottolineato in Commissione l’assessore all’Ambiente Paolo Borasio “e l’attività di smaltimento rifiuti verso soggetti terzi è stata molto più elevata di quello che prevedeva la legge, questo ha comportato le conseguenze giuridiche che conosciamo. Con questi cambiamenti il Comune di Alessandria e gli altri soci possono conferire i rifiuti ad Aral con tranquillità, in caso contrario si dovrebbe procedere a una gara”.

L’altra importante novità sarà l’istituzione della commissione di controllo, formata da cinque membri scelti all’interno dell’assemblea dei soci. Entrambi questi passaggi sono funzionali alla prossima fusione per incorporazione di Aral con Amag Ambiente, l’azienda addetta alla raccolta rifiuti. Il giudizio di quest’ultima sulla fattibilità contabile dell’operazione arriverà il prossimo 20 ottobre.

Perplessi il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, entrambi astenuti al momento del voto. “Di per sé questo provvedimento non sarebbe sbagliato” ha sottolineato il presidente pentastellato Michelangelo Serranon vorremmo però che questo rappresentasse il primo passo verso la privatizzazione dell’intero comparto rifiuti. Sarebbe meglio aspettare il parere di Amag Ambiente prima di procedere. I cittadini vogliono delle garanzie che, al momento, non sono sufficienti“.

“Una scelta che presenta alcune contraddizioni” ha sottolineato il vice presidente del Consiglio Comunale Enrico Mazzoni, del Partito Democratico “un mese fa l’assessore ha ipotizzato una futura cessione a privati del 49% dell’azienda. E poi concordo col presidente Serra sulla necessità di ascoltare prima il parere di Amag Ambiente”.

“Non si tratta affatto di operazioni in contraddizione” ha ribattuto l’assessore Borasio “stiamo sistemando un pasticcio che abbiamo trovato. Con queste modifiche Aral non sarà più alla mercè di tutti e non sarà più sottratta al controllo pubblico come invece era prima, con difficoltà oggettive sotto gli occhi di tutti. Questo atto favorisce il comparto pubblico”.

Il ragioniere capo Antonello Zaccone ha poi specificato che, a livello tecnico, la gestione in house di Aral permetterà il controllo di società e amministratori da parte della Corte dei Conti, un monitoraggio “stringente” sulla gestione dell’azienda: “Qualora si rivelasse necessaria una ulteriore modifica dello statuto poi, tutto dovrà essere vagliato e approvato sempre dal consiglio comunale“.

Infine il consigliere Pd Enrico Mazzoni ha invitato l’assessore Borasio a considerare l’ipotesi che un membro della Commissione di controllo possa essere nominato dalla minoranza. “Non ho alcuna preclusione in merito” ha risposto il membro della Giunta Cuttica “ma, a livello tecnico, non è ancora chiara la ripartizione della provenienza dei membri, cioè quanti potranno essere scelti da Alessandria, socio di minoranza, e quanti dai piccoli Comuni”.

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