Autore Redazione
mercoledì
6 Agosto 2014
00:00
Condividi
Politica - Alessandria

Palazzo Rosso ‘congela’ i termini per il recupero ambientale della cava di Spinetta

Palazzo Rosso ‘congela’ i termini per il recupero ambientale della cava di Spinetta

E’ temporaneamente ‘congelato’ il ripristino ambientale della cava in località Cascina Guarasca a Spinetta Marengo. Lo scorso 18 luglio la Direzione Programmazione Territoriale del Comune di Alessandria ha infatti sospeso il termine di avvio delle opere di rinaturalizzazione, dopo una serie di proroghe, fissato al 27 luglio scorso. La determina dirigenziale dell’ing. Gianpiero Cerutti, ha spiegato martedì pomeriggio il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, interpellata sull’argomento dal Presidente del Movimento 5 Stelle, Angelo Malerba, è stata adottata alla luce della ‘sospensione’ del progetto di Aral per la realizzazione della discarica proprio nell’area su cui insiste la cava. Non avendo però ricevuto ancora nessun atto ufficiale, gli uffici di Palazzo Rosso hanno deciso di richiedere chiarimenti alla partecipata sulle future strategie aziendali.

Dietro la sospensione dei termine di avvio delle opere c’è però anche la volontà degli Uffici di Palazzo Rosso di verificare le intenzioni della Bolla srl, proprietaria del terreno su cui insiste la cava. La società fino ad oggi ha infatti estratto solo un terzo dei 438.000 metri cubi di sabbia e ghiaia autorizzati e potrebbe quindi voler richiedere una nuova autorizzazione alla coltivazione del giacimento. In attesa di risposte ufficiali, la Direzione Programmazione Territoriale ha quindi ‘fermato l’orologio’. Le lancette torneranno comunque a muoversi appena acquisiti gli atti richiesti e dal quel momento decorreranno anche i termini per l’esecuzione delle opere di rinaturalizzazione della cava che dovranno concludersi “non oltre” il 27 luglio 2015 “anche in ragione della difficoltà di esecuzione di opere importanti di movimento terra in inverno“.

Le modalità di recupero ambientale, ha aggiunto il sindaco, sono in capo solo alla Conferenza dei Servizi della Provincia. Le opere variano a seconda del tipo di cava ma, in generale, prevedono di ricoprire di terra le buche, piantare erba e in caso di terreno agricolo, come per Cascina Guarasca, di ripristinare la coltivabilità dell’area. Il recupero è comunque una fase obbligatoria al termine dell’attività estrattiva. Non trattandosi di una bonifica, ha spiegato ancora il primo cittadino, la competenza in materia non è però del Sindaco in qualità di Ufficiale Sanitario, bensì del Dirigente compente di Palazzo Rosso e da qui, quindi, la determina dirigenziale dello scorso 18 luglio.

Chiarito l’iter anche in merito alla possibilità di ricorrere alla garanzia fideiussoria di poco più di 970 mila euro in caso di inadempimento rispetto all’obbligo di procedere al recupero ambientale alla scadenza dei termini fissati dalla legge, il Movimento 5 Stelle, ha sottolineato il Presidente Angelo Malerba,  è intanto pronto a monitorare con attenzione la situazione e utilizzare i prossimi 12 mesi per arrivare a una soluzione che renda “tranquilli e sereni i cittadini della Fraschetta”.

Condividi