Autore Redazione
giovedì
18 Settembre 2014
19:58
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Politica - Alessandria

La Lega Nord diserta le prossime elezioni per la Provincia:”solo una farsa”

La Lega Nord diserta le prossime elezioni per la Provincia:”solo una farsa”

Presa di posizione netta da parte della Lega Nord provinciale sulle prossime elezioni per la Provincia. Gli esponenti locali del partito del Carroccio hanno infatti deciso di “disertare” l’appuntamento del prossimo 12 ottobre e “non essere complici”, hanno spiegato, di “una farsa” che nulla avrebbe a che fare con la Democrazia. “Offesi” da una riforma che con il sistema del voto ponderato ha dato meno valore ai Comuni più piccoli rispetto ai centri più grandi, creando di conseguenza anche una diseguaglianza tra i cittadini , gli amministratori della Lega, per la maggior parte rappresentanti di piccoli Comuni e “praticamente all’unanimità”, ha sottolineato il Segretario provinciale, Riccardo Molinari, hanno deciso di non prendere parte alle elezioni del 12 ottobre e marcare la distanza da una riforma, secondo il Carroccio, nata “per consegnare al Partito Democratico la maggior parte delle Province italiane senza il consenso dei cittadini”.  “Con il sistema di voto ponderato praticamente i giochi sono già fatti” hanno aggiunto il segretario cittadino della Lega Nord di Alessandria, Alessandro Rolando, il Presidente del Gruppo consigliare a Palazzo Rosso, Roberto Sarti e Daniele Poggio, sindaco di Capriata, tra i primi fautori delle scelta di disertare le elezioni provinciali . “Ad Alessandria avremo come Presidente il sindaco del capoluogo dissestato che andrà a gestire un altro Ente praticamente in pre-dissesto” ha chiosato Sarti.  Anziché abolire le Province come annunciato, la legge Delrio, secondo la Lega, si sarebbe infatti limitata a togliere il diritto di voto ai cittadini, creando Enti di secondo livello di fatto “matematicamente” già in mano del Partito Democratico “e oltretutto più costosi” ha sottolineato Molinari. Ricollocare il personale delle Province piemontesi in Regione, ha spiegato, porterà infatti  a un aumento del 15% dei costi a fronte delle clausole contrattuali in essere. “Con questa riforma praticamente non si risparmia un euro, ma in compenso si distruggono le  locali Autonomie Locali” hanno aggiunto  a un’unica voce i vertici locali della Lega, stigmatizzando anche la posizione “ibrida” tenuta da Forza Italia rispetto alle prossime elezioni del 12 ottobre. “In provincia il centro-destra è pronto contrapporsi al Pd, ma in molte altre città italiane Forza Italia ha deciso di entrare nel listone del Partito Democratico. Con questa legge sono in ballo la Democrazia, le Autonomie Locali e il rispetto delle aree più piccoli dei territorio. In un contesto politico in cui regna la confusione la scelta di Forza Italia è poco comprensibile.  Bisogna essere netti e fare capire se sti sta con o contro Renzi”

 

 

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