Autore Redazione
martedì
30 Marzo 2021
05:48
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Politica - Casale Monferrato

Consorzio Gran Monferrato: Casale, Acqui e Ovada insieme per rilanciare il turismo coinvolgendo i privati

Consorzio Gran Monferrato: Casale, Acqui e Ovada insieme per rilanciare il turismo coinvolgendo i privati

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Riunire gli operatori privati per rilanciare il turismo in modo coordinato e sinergico. Questo l’obiettivo del Consorzio Gran Monferrato, un progetto di marketing territoriale e turistico fortemente voluto dalle amministrazioni comunali di Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada. Il consorzio unisce aziende ed enti locali decise a concentrare le proprie forze per comunicare in modo univoco il brand Monferrato e tutte le sue componenti valoriali in ambito turistico. In cantiere la creazione di un sito internet, attivo entro il 30 aprile, prima in due ma fino a sei/sette lingue nel prossimo futuro, compreso il russo. La missione è “fare del Monferrato la terra dello stare bene, dove il proprio tempo libero sia speso al meglio”. Il presidente sarà Andrea Guerrera: già 70 i consorziati, dai piccoli negozi alle grandi realtà, soci “platinum” che hanno versato fino a 4800 euro.

“Un risultato frutto di una grandissima mole di lavoro, un impegno importante segno di una grande visione” ha sottolineato il sindaco di Acqui Lorenzo Lucchini “una unione importante tra tre Comuni che faccia della valorizzazione del territorio un elemento significativo. Avremo un atteggiamento inclusivo, rivolgendoci ad esempio, alle Langhe. Abbiamo anche contattato la Fondazione Slala per capire qual è l’effettiva domanda di trasporti. Abbiamo la necessità di aumentarli. Occorre un servizio efficace, abbiamo pensato a un piano urbano di mobilità sostenibile, ma per farlo coinvolgeremo anche Asti. Verso Genova abbiamo una linea ferroviaria appesantita da problematiche strutturali mentre verso Milano ci sono difficoltà di collegamenti con gli aeroporti”.

“Le nostre città fino a tre secoli fa erano unite” ha aggiunto il sindaco di Casale Federico Riboldi “abbiamo elementi storici unici. Ringrazio Alexala e il suo presidente Pierluigi Prati per la sua intensa attività volontaria sul territorio. Abbiamo una forte vocazione turistica, il nostro è un turismo lento e autentico. Facciamo della biodiversità e dell’autenticità dei borghi un punto di forza. Abbiamo tradizioni differenti, ma facciamo parte del Monferrato. In passato gli imprenditori operavano da soli perché mancava una regia territoriale. Ora tre sindaci si sono messi in campo per avere questo consorzio, saremo a fianco degli operatori privati per portare sempre più persone, faremo la nostra parte. Ho colto entusiasmo e volontà di lavorare assieme. Come enti pubblici avevamo il compito di accendere la miccia e dare un sostegno continuo. Dopo due anni scatterà anche il riconoscimento regionale. Ringrazio, a questo proposito, l’assessore regionale Poggio”. 

“Una inedita uscita dai campanilismi che hanno vincolato le azioni del passato” ha rimarcato il sindaco di Ovada Paolo Lantero “il nostro turismo dovrà essere visibile anche all’esterno, se vogliamo avere una prospettiva. La nostra diversità dei territori è una ricchezza. Possiamo vantare un “bel disordine” che diventa attraente. Ringrazio anche io Pierluigi Prati che ha contribuito a farci conoscere bene, dando una visione di prospettiva che forse mancava da tempo. Deve aumentare la consapevolezza dell’importanza di questo strumento, l’unico strumento a nostra disposizione. Il nostro referente territoriale sarà Marisa Mazzarello, che con esperienza e passione saprà intercettare gli attori privati veri e propri protagonisti di questa sfida”. 

“Sono veramente contento che questo percorso possa andare avanti” ha sottolineato il presidente di Alexala Pierluigi Prati “avere un consorzio è strategico. Il Monferrato è la mia patria, ha un potenziale internazionale per potersi esprimere. Alexala ha l’obiettivo di definire politiche di destinazione. Nel frattempo stiamo portando avanti un lavoro importante con circa 70 imprese vitivinicole dell’alessandrino, che sta portando a destinazione enoturistica lo stesso Monferrato, con oltre 120 tour operator internazionali coinvolti, un progetto che sarà completato entro giugno con due destinazioni: il bike e outdoor e l’enoturismo, su questi filoni si svilupperà una strategia di comunicazione”.

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