Autore Redazione
venerdì
30 Ottobre 2020
06:56
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Cronaca - Alessandria

L’ambizione di Alexala: “Il Monferrato diventi la prima destinazione del cicloturismo in Italia”

L’ambizione di Alexala: “Il Monferrato diventi la prima destinazione del cicloturismo in Italia”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Fare diventare il Monferrato la prima destinazione turistica in Italia per chi ama gli itinerari da percorrere con le biciclette “gravel”, un misto tra mountain bike e la solita bici da strada, un mezzo specifico per il cosiddetto “cicloturismo”. Questa una delle principali ambizioni del progetto “Monferrato Experience Design”, elaborato dall’agenzia Alexala e da Natourism, con il contributo della Regione Piemonte, della Camera di Commercio di Alessandria e Asti, di 200 operatori del territorio e dei Comuni di Alessandria, Casale, Tortona, Acqui e Ovada, oltre che dell’Università del Piemonte Orientale. Ieri è stata presentata la prima parte, al termine di un approfondito studio delle dinamiche turistiche nell’alessandrino. La seconda fase, quella degli investimenti, sarà avviata a partire dalla prossima primavera. 

Due i principali macrotemi analizzati sul fronte del turismo in provincia: l’aspetto enogastronomico e quello del cicloturismo. In basso la tabella di marcia elaborata nel progetto Monferrato Experience Design sugli aspetti da migliorare e implementare.

“Al di là dei contenuti tecnici, che sono territorio degli addetti ai lavori e degli aspetti procedurali strettamente connessi alla messa in atto del progetto, ciò che conta è l’importanza e la delicatezza di questa fase – ha detto iò presidente di Alexala Pier Luigi Prati insieme al sostegno che gli assessori Poggio e Protopapa mostrano, dando fiducia e apporto alla nostra ATL, ai sindaci aderenti al progetto e agli operatori con i quali e per i quali stiamo lavorando: adesso entriamo nel vivo e nella concretezza, a partire dagli investimenti necessari, sino alle energie professionali, al rispetto dei tempi tecnici e alla ineludibile capacità di lavorare insieme, come sostengo sin da quando abbiamo deciso di intraprendere questo immenso sforzo progettuale”.

“Stiamo parlando di un lavoro impegnativo, che nella seconda fase dovrà prevedere anche investimenti di privati” ha aggiunto il presidente Prati “in un momento particolare per il futuro turismo, quando abbiamo iniziato non si prospettava una crisi come questa. Abbiamo messo in campo attività a supporto degli operatori, ci siamo prodigati per confortare e informare gli operatori del settore. Abbiamo avviato questo studio sapendo che, quando questa fase critica terminerà, noi dovremo farci trovare pronti, sapendo dove investire. Questa è la missione della nostra fase. Ora inizierà la fase concreta: definire le strategie di marketing e gli investimenti necessari”. 

Di seguito la ripartizione delle zone del Monferrato, a seconda dei flussi turistici analizzati

“Per il cosiddetto cicloturismo occorre investire nella segnaletica, nei servizi, nei punti esperienziali” ha rimarcato Paolo Grigolli, di Natourism.

“L’indagine di Natourism e Alexala è utile per conoscere le tendenze del mercato non soltanto per le aziende ma anche per la Regione, che deve conoscere la domanda per orientare le sue scelte con sostegni adeguati” le parole dell’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio “In questo caso si conferma l’attenzione del pubblico nei confronti di due assi del comparto turistico piemontese come quello enogastronomico che è stato capace di conservare il sapore delle sue origini antiche e nello stesso tempo di tenersi al passo coi tempi con formule nuove di turismo breve, come i bed and breakfast, e ultimamente con quello escursionistico in bicicletta. Ma gli operatori devono sapere che potranno contare sempre sul sostegno di questa amministrazione su tutti i fronti turistici, da quello delle famiglie a quello delle persone con disabilità, passando per quello dei congressi a quello religioso che andranno sempre in contro ad operatori di mercato e utenti finali”.

“Ritengo che oggi sia quanto mai necessario procedere ad una vera e propria riprogettazione e riprogrammazione delle iniziative in ambito enoturistico alla luce del monitoraggio dei flussi ma anche dell’emergenza Covid che ha di fatto stravolto le abitudini di tutti noi come anche di chi viene nei nostri territori” ha aggiunto l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa “Le carte che possiamo giocare, oltre a rivolgerci al turismo tradizionale, sono quelle di puntare con decisione verso il turismo “outdoor” attraverso percorsi tematici che possano suscitare l’interesse e la curiosità dei turisti che per la prima volta vengono in provincia di Alessandria. Un valido aiuto può giungere dal turismo emergente che utilizza prevalentemente quale mezzo di trasporto l’e-bike, che associa la mobilità sostenibile all’attività motoria in chiave salutistica all’aria aperta”. 

“Il turismo da tempo è diventato un importante aspetto economico della nostra economia” ha rimarcato il presidente di Unioncamere Piemonte e della Camera di Commercio di Alessandria e Asti Gian Paolo Coscia “per un fatturato complessivo di quasi 7 miliardi di euro. Ci vengono riconosciute delle eccellenze, anche dal punto di vista agroalimentare e dell’enogastronomia. Occorre valorizzare un territorio coeso, mettere insieme tutte le forze del territorio, a maggior ragione in questa fase critica come questa è fondamentale l’impegno di tutti. Un aspetto molto importante sarà anche la digitalizzazione, destinata a diventare sempre più centrale”. 

“Crediamo fin dall’inizio in questo progetto” le parole dell’assessore al Turismo di Alessandria Mattia Roggero “siamo pronti a ricoprire il ruolo di hub del territorio, una sorta di porta verso tutto il Monferrato. L’imminente apertura dello sportello Iat in centro sarà un altro importante passo”. “Massima fiducia per il lavoro svolto” ha detto il sindaco di Acqui Lorenzo Lucchini “il nostro Comune vuole proseguire in questo lavoro”. “Da subito abbiamo aderito con entusiasmo” ha detto il vicesindaco di Casale Emanuele Capra “una cabina di regia unica è lo strumento di promozione essenziale del territorio”. “Ora serve finalmente mettere a terra, applicare, questa progettualità” ha aggiunto il sindaco di Ovada Paolo Lantero “i nostri territori sono interessanti perché distinti, unici tra loro, questa è la caratteristica che li rende ancora più attraenti ed è giusto rimarcare questo aspetto”. “Il Comune di Tortona è parte integrante del progetto” ha aggiunto il vicesindaco Fabio Morreale “vogliamo essere protagonisti, proprio nel nostro territorio ad esempio stanno arrivando nuovi investitori nel ramo vitivinicolo”. 

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