Autore Redazione
lunedì
12 Aprile 2021
13:21
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Politica - Alessandria

Gran Monferrato, sindaci di Casale, Acqui e Ovada dopo il no di Tortona: “Ruolo di Alexala diventa strategico”

Gran Monferrato, sindaci di Casale, Acqui e Ovada dopo il no di Tortona: “Ruolo di Alexala diventa strategico”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Il Gran Monferrato per un territorio più forte e unito nelle differenze”. I sindaci di Casale, Acqui e Ovada, Federico Riboldi, Lorenzo Lucchini e Paolo Lantero hanno replicato così alle perplessità sollevate nei giorni scorsi da Tortona rispetto all’unirsi sotto il marchio del Monferrato.E’ tempo di riflessioni e di azioni nel variegato panorama turistico della Provincia di Alessandria, uno scenario che appare frastagliato ma che in realtà sta assumendo una fisionomia precisa che finalmente può diventare foriera di opportunità e redditività per gli operatori e gli stakeholder locali. Con questa filosofia, ormai alcuni mesi fa, abbiamo deciso di operare una scelta di collaborazione ampia e strategica che ha dato vita, grazie alla decisiva spinta degli imprenditori privati, al Consorzio turistico Gran Monferrato”. 

La nostra azione sinergica chiaramente non è escludente e non ha mire che non siano quelle della riconoscibilità di un territorio che oltre trecento anni fa assunse la forma di Stato e che oggi torna unito per vincere le prossime sfide che vogliamo affrontare con determinazione e unità. Per questo diventa essenziale poter contare su una Provincia di Alessandria, unita da un’azienda turistica locale, capace di valorizzare le proprie differenze. Per questi motivi abbiamo accolto con favore le riflessioni degli amici di Tortona, le leggiamo con l’onesta intellettuale di chi non vuole utilizzare impropriamente un brand forte e riconoscibile come Monferrato, ma che ha lavorato con capacità all’identificazione delle proprie zone grazie all’identità vitivinicola dei grandi bianchi piemontesi”.

Diventa quindi strategico il ruolo dell’azienda turistica locale, che è stata retta con passione e capacità da Pierluigi Prati e che oggi è chiamata ad un ulteriore sforzo nel suo funzionamento per diventare, così come auspicato anche dall’Assessore Poggio, vero riferimento della Provincia. Una casa degli enti locali dove i Comuni possono dialogare apertamente, illustrare le proprie strategie e soprattutto individuare obiettivi verificabili e concreti, rinunciare a questo contributo strategico potrebbe risultare una scelta poco lungimirante nel lungo periodo”.

“Tornando al nostro territorio Gran Monferrato esso dovrà diventare sempre più un caso studio virtuoso di funzionamento e soprattutto un collettore di esperienze e di collaborazioni. Partendo dalle nostre peculiarità che sono molteplici: le colline Unesco, i prodotti tipici, i castelli, i grandi vini e il termalismo. Sono tutti asset che di per sé rappresentano già un attrattore turistico di prim’ordine ma che integrati con le altre peculiarità delle zone vicine diventano una destinazione unica in grande parte d’Europa. È tempo quindi di approcciare alle tematiche turistiche con uno sguardo lungo e con la generosità di collaborazioni strutturate, fondate su interessi comuni e sulla possibilità di diventare un grande punto di riferimento turistico del Piemonte, senza complessi d’inferiorità verso zone ad oggi più riconosciute o semplicemente meglio vendute. Con Gran Monferrato metteremo a sistema: imprenditori, professionisti, amanti del territorio e tutti quelli che vorranno portare il proprio contributo per una causa chiara e nobile, partire dalle nostre radici senza bisogno di costruire meccanismi artificiosi di riconoscibilità. Obiettivi chiari e tempi certi, questo ci chiedono gli imprenditori che credono nel nostro territorio, a noi il compito di integrare queste volontà con concretezza e con meccanismi istituzionali credibili, un dialogo ampio di un territorio identitario, interessante e che si approccia al futuro con la determinazione di chi crede in sé stesso verso uno sviluppo, non solo turistico. Ecco la sfida che affronteremo verso i nostri concittadini monferrini con la consapevolezza che la nostra Provincia, unita nelle sue diversità, è un patrimonio del Piemonte e di tutto il nostro paese, valorizziamo i campanili, quando sono sinonimo di identità, senza reticenze e tatticismi che in questo momento sono fuori dalle logiche del tempo che stiamo vivendo”.

Il Sindaco di Acqui Terme
Lorenzo Lucchini

ll Sindaco di Casale Monferrato
Federico Riboldi

Il Sindaco di Ovada
Paolo Lantero

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