Nuova Casa delle Donne di Alessandria, Locci (Fratelli d’Italia) attacca: “Danno economico per il Comune”

ALESSANDRIA – “Seguo il consiglio di Non Una di Meno e mi mangio il fegato, che è ricco di vitamina A e che fa molto bene alle funzioni riproduttive“. Ha usato anche l’ironia Emanuele Locci, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale ad Alessandria, per affrontare con un video sui suoi canali social (che si conclude proprio davanti a un piatto di fegato, ndr) il tema della nuova Casa delle Donne, dopo l’assegnazione dell’ex mensa Guala in via San Giovanni Bosco 28 al collettivo Non Una di Meno. 

L’esponente della minoranza ha risposto proprio al collettivo che, sui social, lo aveva invitato a “mangiarsi il fegato” ora che è stato ufficializzato l’atto di comodato d’uso. Locci ha quindi annunciato di aver presentato una interpellanza, per porre al sindaco Abonante “dei quesiti sulla legittimità, sulla regolarità, sull’opportunità e sull’economicità dell’operazione. Un centro d’incontro deve essere da regolamento un luogo apartitico, apolitico e che non fa discriminazioni mentre questo sarà totalmente ideologizzato a supporto delle idee estremiste radicali di sinistra dello stesso sindaco” ha spiegato Locci, dopo che lo scorso mercoledì anche la Lega aveva alzato la voce su questo argomento. 

“Credo che ci sia danno erariale, sicuramente c’è un danno economico alle casse del Comune” ha aggiunto l’esponente di Fratelli d’Italia, commentando la convenzione tra Comune e associazione Welcome, che regolerà le spese da sostenere.