Autore Redazione
lunedì
25 Novembre 2013
00:00
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Il mea culpa del presidente Di Masi: ‘ho illuso anche me stesso, a gennaio nessuna rivoluzione ma qualcuno arrivera”

Il mea culpa del presidente Di Masi: ‘ho illuso anche me stesso, a gennaio nessuna rivoluzione ma qualcuno arrivera”

Si riparte, da subito. Intervenuto ai microfoni di Gold Sport Lunedì, il presidente dell’Alessandria, Luca Di Masi, ha analizzato a mente fredda la difficile situazione dei grigi, dodicesimi in classifica a cinque punti dall’ottavo posto. Le prossime quattro gare prima di Natale, secondo il numero uno mandrogno, dovranno rappresentare la svolta, in attesa di una finestra di mercato gestita da più mani, rispetto all’ultima.

“Se siamo in questa situazione c’è qualcosa che non va e ne sono consapevole. Contro il Mantova, nel primo tempo abbiamo avuto un paio di occasioni, loro solo un cross in area. E alla fine, anche in inferiorità numerica, abbiamo sfiorato il pareggio. L’ultima cosa che avrei voluto fare quest’estate era illudere i tifosi, ho illuso me stesso. Ora l’obiettivo è arrivare all’ottavo posto. Le prossime saranno quattro partite fondamentali, da affrontare una alla volta e con la cattiveria giusta e con la voglia di lottare. Lo pretendo da tutti i giocatori e dal mister”.

D – Finora è mancata questa cattiveria?

“No, i giocatori non hanno carenze caratteriali, ma ci manca la brillantezza fisica. In alcuni elementi lo avevamo appurato già a inizio campionato. E’ un segnale d’allarme che dovremo valutare insieme”.

D – La squadra è rimasta troppo schiacciata dalle tante aspettative estive?

“Basta parlare di pressioni. Se un giocatore vuole fare il professionista non deve sentire la pressione. Soprattutto adesso. Se ho sbagliato in estate mi prendo le colpe, l’ho fatto in buona fede pensando che effettivamente potessero esserci più soddisfazioni. Poi siamo solo all’inizio, spero di non essermi sbagliato quest’estate”.

D – Cosa pensa di queste prime giornate col nuovo mister?

“Mister D’Angelo osi nelle sue convinzioni. Deve dare la svolta, trasmettere subito le sue idee. Ne abbiamo parlato e da domenica vedremo un’Alessandria abbastanza diversa da quella del passato, dal punti di vista dei singoli, del modulo e dell’atteggiamento”.

D – C’è l’intenzione di operare in modo significativo nella finestra di mercato di gennaio?

“Si, ma non pensate a una rivoluzione tattica. Prima di tutto un acquisto sarà Ferrari (infortunato al ginocchio da metà agosto, ndr). Fausto farà il primo allenamento di gennaio con la squadra. Il ginocchio non ha problemi, deve solo aumentare il tono muscolare. Nel girone di ritorno sarà in campo. Per il resto stiamo già impostando il mercato. Ma l’organico non aumenterà fino a 40 giocatori in rosa, si potranno fare scambi o acquisti. Ho fatto grossi investimenti quest’estate e anche a gennaio ci sarà la possibilità di investire, con budget prefissati. Tutti i reparti sono sotto osservazione”.

D – A proposito di mercato, resta intatta la sua fiducia nei confronti del direttore sportivo Massimiliano Menegatti?

Stiamo impostando il mercato con Menegatti ma anche con persone di calcio che conosco personalmente. Il direttore per il momento ha la mia fiducia. Si collabora tutti insieme per il bene dell’Alessandria. Menegatti è stato il primo che ha creduto e crede in questa squadra. Se dicessi che non credo in lui vorrebbe dire che non credo in questa squadra e non è così”.

D – Potesse tornare indietro rifarebbe le stesse scelte di mercato, quest’estate?

Sicuramente ci saranno stati errori nel mercato, tre vittorie su tredici partite sono lì a dimostrarlo. Siamo consci degli errori fatti e interverremo per migliorare. Ora però concentriamoci su queste quattro partite per riprendere un cammino che forse non è quasi mai partito. Fino alla pausa invernale sono tutti sotto osservazione, dal primo all’ultimo”.

D – Un lettore di radiogold.it le chiede se l’entusiasmo che aveva manifestato il giorno della sua presentazione è scemato. Crede sempre nella serie B?

“Il mio entusiasmo per i grigi non si spegnerà mai. Cercherò sempre di dare il massimo. L’obiettivo della serie B resta, per la città e la gente. Mi auguro tra 10 anni di esserci già. Ma non mi abbatto, avrò fatto qualche scelta sbagliata ma ho tempo per rimediare. Ringrazio i tifosi che vengono sempre in trasferta e quelli che anche questo lunedì mattina mi hanno sostenuto, mi hanno fatto ricominciare la settimana più carico, facendomi tornare il sorriso dopo una sconfitta, lavoro quotidianamente soprattutto per loro.”

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