Autore Redazione
giovedì
5 Febbraio 2015
11:30
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Alessandria Calcio - Calcio - Alessandria

Chiusura del Fortunati per i tifosi dell’Alessandria non tesserati. Di Masi risponde al dg pavese Londrosi

Chiusura del Fortunati per i tifosi dell’Alessandria non tesserati. Di Masi risponde al dg pavese Londrosi

AGGIORNAMENTO ORE 19: non si è fatta attendere la “contro-replica” del presidente dell’Alessandria, Luca Di Masi, alle parole del dg del Pavia, Massimo Londrosi. 

“Non ho mai parlato di voler per i tifosi grigi il settore distinti” ha dichiarato il patron dei grigi a Radio Gold News “Con tutta probabilità, se si fosse aperto ai non tesserati, avremmo riempito il settore ospiti con 800 tifosi, magari 600 con la tessera e 200 senza. Mi riferivo solo alla curva ospiti, non un posto di più. Sapevo che il settore distinti era stato sempre inagibile e il Pavia ha sempre e comunque adottato l’iniziativa Porta Due Amici allo stadio. Polemica inutile? Non credo. Con tutte le altre società hanno agito in un modo e con noi no. Evidentemente qualche problema c’è.”

AGGIORNAMENTO ORE 18: sarà la Curva Sud dello stadio Fortunati di Pavia, da circa 800 posti, a ospitare domenica i tifosi dell’Alessandria per la sfida tra i pavesi e i grigi. Al contrario di quanto comunicato nei giorni scorsi, ai supporters ospiti è stato destinato il parcheggio in via Alzaia. 

AGGIORNAMENTO ORE 17.05: Intervistato ai microfoni di Radio Gold News, il direttore generale del Pavia, Massimo Londrosi, ha risposto al presidente dell’Alessandria, Luca Di Masi, a proposito della mancata adesione della società azzurra all’iniziativa Porta due amici allo stadio. 

“Respingo al mittente l’accusa di scorrettezza” ha dichiarato il dirigente azzurro ai nostri microfoni “Lunedì al calciomercato avevo già spiegato a Di Masi e al direttore Magalini che non avremmo potuto aderire all’1+2 perché abbiamo il settore distinti ancora chiuso per lavori. Gliel’ho spiegato di persona: o non l’ha capito o non l’ha voluto capire. Al contrario, se fosse stato aperto avremmo potuto accogliere i numerosi tifosi da Alessandria. Tutto questo can can è una polemica inutile, sterile e improduttiva. Il presidente Di Masi comanda a casa sua, a casa degli altri rispetti le regole degli altri che, ripetiamo, non abbiamo imposto per antipatia verso l’Alessandria o verso i tifosi grigi ma semplicemente perché non c’è lo spazio per realizzare questa iniziativa. Nel settore distinti mancano alcuni interventi che saranno realizzati entro l’inizio della prossima settimana, forse riaprirà per il match contro il Novara. Non avevamo alcun motivo per non mettere in pratica questa iniziativa, semplicemente non abbiamo potuto farlo. Ciò che ha fatto Di Masi tacciandoci di scorrettezze, costituisce a sua volta una grave scorrettezza di cui gli chiederemo conto nei modi che riterremo opportuni.”

NOTIZIA: “Una palese ingiustizia”. Non usa mezze misure il presidente dell’Alessandria, Luca Di Masi, nel commentare la scelta del Pavia di non promuovere l’iniziativa “Porta due amici allo stadio”, limitando così la possibilità di seguire i grigi in trasferta ai soli tifosi tesserati. I supporters mandrogni, di contro, hanno risposto con stile e signorilità. In molti, infatti, sono corsi a sottoscrivere la Supporter Card. “Non ho dubbio alcuno che i nostri Tifosi, manterranno come sempre un comportamento corretto e volto sempre e solo a sostenere gli amati colori Grigi“ ha aggiunto il presidente Di Masi. 

Già lunedì il patron grigio aveva scritto all’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, alle Questure delle due città e alla Lega Pro. Di seguito un estratto della lettera di Di Masi, pubblicato dall’Ufficio Stampa dell’Alessandria. 

La notizia ci ha sorpreso non poco: per prima cosa, abbiamo trovato scorretto nei nostri confronti non contraccambiare quanto fatto in occasione della gara d’andata disputata allo stadio Moccagatta, quando avevamo aderito come sempre all’iniziativa (e lo facciamo per tutte le squadre che giocano contro l’Alessandria, indistintamente); non capiamo, inoltre, il senso di questa scelta che ci sembra andare contro tutti i principi e contro quanto il mondo del calcio sta facendo per far tornare i tifosi allo stadio; non condividiamo, infine, i tempi e i modi della comunicazione ricevuta dal Pavia Calcio che non fornisce nessuna motivazione che ha portato a questa decisione e a soli 4 giorni dalla partita…Un incontro così importante per la posta in palio e, ci auguriamo, spettacolare per i valori che si vedranno in campo grazie agli investimenti fatti da entrambe le società, meriterebbe la più ampia cornice di pubblico possibile. Impedire che i tifosi dell’Alessandria, seppur non tesserati, possano godere di tale spettacolo rappresenta un passo indietro rispetto ai tanti e importanti passi avanti fatti nell’ultimo anno… E’ dall’inizio del campionato, infatti, che la società lombarda aderisce alle iniziative volte a portare pubblico alla stadio, l’ha fatto nell’ultima gara casalinga con il Monza e, se non ci sbagliamo in tutte quelle del girone d’andata che non erano inserite tra quelle a rischio e per le quali, giustamente, l’unico aspetto da garantire è quello dell’ordine pubblico. La gara che ci vedrà contrapposti sul rettangolo di gioco non è tra quelle segnalate dall’Osservatorio Nazionale come “a rischio” per i rapporti tra le tifoserie, motivo in più, quest’ultimo, per non impedire la trasferta ai nostri sostenitori. Sostenitori che hanno mantenuto, e la Questura di Alessandria potrà confermare tali affermazioni, un comportamento sempre corretto e volto sempre e solo a sostenere gli amati colori Grigi. Solo nell’ultima trasferta a Novara sono stati più di 1000 i supporter a seguito della squadra che, nonostante la rivalità sportiva con il Novara e nonostante la sconfitta, hanno incitato la squadra per 90 minuti senza creare nessun incidente. E questa gara era tra quelle cosiddette a rischio, ma la volontà delle due società è stata più forte, è stata la voglia di di far vedere che responsabilizzare i propri tifosi, dare loro la possibilità di dimostrare che il calcio è ancora lo sport più bello del mondo e che si può essere tifosi senza essere teppisti, porta i frutti sperati e porta più gente allo stadio…Continueremo a seguire le indicazioni del Ministero dell’Interno e dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive perché riteniamo che gli stadi pieni siano un valore aggiunto per il calcio e non un problema in più da gestire. Continueremo ad aderire anche a “Porta 2 amici allo stadio” senza discriminazioni o limitazioni di sorta se non dettate dai motivi di ordine pubblico ai quali attenerci…Al Pavia Calcio chiediamo di riflettere e di valutare l’opportunità di aiutare i tifosi a venire allo stadio, non di limitarne la possibilità quando si hanno gli strumenti; e questo per potere alleggerire il clima di tensione che, troppo spesso, si vive dentro fuori gli stadi italiani. Sono i ventidue sul terreno di gioco a determinare il risultato del campo, ma i tifosi sugli spalti sono parte integrante di questo sport e coloro per i quali tanti sforzi, non solo economici, fanno le Società e i loro Presidenti“.

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