Autore Redazione
domenica
22 Agosto 2021
22:38
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Alessandria Calcio - Alessandria

L’Alessandria tiene testa al Benevento all’esordio in B tra un super Corazza e una difesa ancora da registrare

L’Alessandria tiene testa al Benevento all’esordio in B tra un super Corazza e una difesa ancora da registrare

BENEVENTO – Un esordio così, contro una squadra così, in una serata così… beh, davvero in pochi (e sfido a dire il contrario) ci avrebbero scommesso sopra. Perché un conto è sognarlo, sperarci, crederci; un altro è realizzarlo. E l’Alessandria Calcio quell’esordio così, contro una squadra così, in una serata così l’ha centrato quasi del tutto. E non era né facile, né tantomeno scontato. Andare a Benevento da neopromossa, contro una delle formazioni candidate alla promozione diretta in Serie A, passare in vantaggio due volte (salvo farsi recuperare) e restare a galla e in partita sino alla fine non era roba scontata. LEGGI QUI Serie B: Benevento-Alessandria finisce 4-3 non basta la tripletta di Corazza

E peccato che alla fine non sia arrivato nessun punto. Ma, a pensarci bene, le salvezze si costruiscono anche in altri modi. Non tanto contro le grandi, piuttosto facendo punti, quelli veri, con le dirette concorrenti alla permanenza nel campionato cadetto. Tutto il resto sarà fieno in più da mettere in cascina per i momenti difficili quando e se arriveranno. Intanto godiamoci una prestazione di grinta e di orgoglio contro un’avversaria fortissima. E godiamoci soprattutto Simone Corazza e la sua tripletta. Dimostrazione di come questo ragazzo in B ci stia davvero bene. Del resto il 30enne attaccante originario di Latisana ha dimostrato con serietà di saper giocare in tutte le posizioni d’attacco. L’abbiamo visto prima e seconda punta, ala e finalizzatore nel tridente. Lui ci ha sempre messo del suo steccando poco e dannandosi l’anima per questa maglia bella ma allo stesso tempo pesante da indossare.

Certo, contro il Benevento qualcosa non ha funzionato. Soprattutto in difesa. Lo avevamo intuito con la Sampdoria in Coppa Italia, ne abbiamo avuto la certezza con le Streghe. Perché sette gol subiti in due sole partite non sono roba da poter far spallucce e tirare dritto. Questa volta a Parodi (autore dell’autogol del 2-2) non è riuscita la sontuosa prestazione di Genova, lui che è più terzino di spinta che di difesa. E Di Gennaro e Benedetti hanno ballato non poco lì dietro. A discolpa è vero anche che il pacchetto arretrato è stato anche il più colpito dagli infortuni. L’assenza di Prestia si fa sentire, e tanto, così come quella di Sini e Matovani, i cui rientri darebbero esperienza e maggiore scelta a Longo. Cosenza è sul piede di partenza mentre c’è ancora da aspettare l’inserimento di Celesia, che però è una promessa/scommessa alla sua prima esperienza in B e su cui non può pesare l’intero reparto difensivo. Congetture e idee più adatte a Longo che a noi giornalisti, sempre pronti a dare consigli e scrivere i nostri pippotti. Del resto l’Italia è quel Paese con 60 milioni di allenatori.

E allora torniamo al discorso d’inizio. Perché non possiamo dimenticarci che un esordio così, contro una squadra così, in una serata così…

Foto Alessandria Calcio

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