Politica

L’altolà di Forza Italia Alessandria sulle partecipate: “Nuove nomine? Sarebbe un danno”

ALESSANDRIA – Il giorno dopo l’ufficialità del rimpasto di giunta, con l’ingresso di Franco Trussi nel ruolo di vicesindaco in rappresentanza di InsiemeAlCentro, Forza Italia ha sottolineato la ritrovata coesione interna, dopo l’addio di sei consiglieri comunali, e l’“assurdità di alcune sostituzioni in giunta“, ha rimarcato il coordinatore provinciale Ugo Cavallera. Come già aveva sottolineato qualche giorno fa Davide Buzzi Langhi, i dirigenti del partito hanno rimarcato i tanti risultati raggiunti dalla squadra dei tre assessori azzurri nella giunta Cuttica: “I nuovi insediamenti urbanistici, l’acquisizione del parcheggio della stazione, il tema del secondo ponte sulla Bormida, il risanamento di Aral, la gestione delle emergenze maltempo e covid, le nuove assunzioni del personale e nella Polizia Locale”.

Il partito guidato dal nuovo commissario Davide Buzzi Langhi, ha voluto esprimere una posizione netta rispetto alle eventuali nuove nomine nelle aziende partecipate, in virtù dei nuovi equilibri di maggioranza: “Siamo contenti che la delega sulle partecipata sia rimasta al sindaco. Le persone che ci rappresentano non hanno al loro interno un ruolo politico, non devono essere trattate come esponenti politici. A nostro avviso sarebbe un danno andarle a sostituire, a pochi mesi dalle elezioni. Spero non si vada in quella direzione, sarebbe assurdo per l’intera comunità. Ricordo, ad esempio, che quanto la giunta Cuttica si insediò consentì a chi era stato nominato dalla precedente giunta di terminare il proprio mandato” le parole di Buzzi Langhi.

Al suo fianco e di quello del coordinatore provinciale Cavallera c’erano anche l’ex assessore Borasio, valorizzato con due importanti nomine all’interno del partito, l’assessore Monica Formaiano e il capogruppo in consiglio comunale Passalacqua, l’unico esponente rimasto in aula. “Per un attimo noi tre assessori avevamo pensato di uscire tutti dalla giunta, un gesto per rimarcare la nostra unione e compattezza” ha sottolineato Paolo Borasio “ma questo avrebbe voluto dire darla vinta a chi era uscito dal partito. La dignità di ognuno di noi ci ha portato a ragionare per il bene del partito, la dignità viene prima di tutto”. 

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