Autore Redazione
venerdì
24 Marzo 2017
05:00
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Cronaca - Alessandria

Anche ad Alessandria le squadre antiterrorismo dei Carabinieri

Il Comandante Provinciale “Nessuna minaccia, la loro presenza rientra nell’attività di prevenzione”
Anche ad Alessandria le squadre antiterrorismo dei Carabinieri

ALESSANDRIA – Son ben “corazzati” ma sanno spostarsi con discrezione. Anche lungo le strade della provincia di Alessandria da qualche tempo si muove una delle Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) costituite dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per fornire una prima immediata risposta in caso di attacco terroristico.

Nell’alessandrino, ha sottolineato il Comandante provinciale dell’Arma, il Colonello Enrico Scandone, non c’è una minaccia e la presenza delle speciali unità rientra nelle attività di prevenzione.

La pattuglia, composta da quattro militari, si muove a bordo di un Land Rover blindato e si sposta nelle zone ritenute di volta in volta più sensibili. Girano, vigilano e intanto imparano a conoscere il territorio. Non solo i palazzi delle Istituzioni, le chiese, ma anche luoghi come l’Outlet, le stazioni e tutti i posti dove si muovono migliaia di persone. La minaccia oggi è cambiata e cammina tra la folla. I terroristi, come purtroppo dimostra anche l’ultimo attacco a Londra, uccidono nei bar, nei locali e lungo le strade.

L’Arma ha così deciso di far addestrare alcuni militari dalla sua élite di specialisti: il Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.). I super selezionati e specializzati Carabinieri Paracadutisti del 1° Reggimento Tuscania, che dal 1978 intervengo in tutte le situazioni più rischiose all’estero e in Italia, hanno spiegato ai colleghi militari come fronteggiare nell’immediato una grave minaccia, non solo un attacco terroristico ma anche una rapina con ostaggi. L’addestramento ha portato alla creazione delle Aliquote di Primo Intervento (A.P.I.) che operano con i Nuclei Radiomobili delle principali città italiane e alle Squadre Operative di Supporto (S.O.S.). Dotati di armamenti particolari, tra cui caschi e scudo balistico,  i Carabinieri sono ora specializzati nel gestire e contenere situazioni rischiose fino all’arrivo delle Task Unit specializzate. Un’ulteriore arma contro il terrorismo che porta la specializzazione nei territori e anche nell’ordinaria attività di controllo svolta quotidianamente dai militari dell’Arma.

 

 

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