Autore Redazione
martedì
6 Giugno 2017
07:00
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Cronaca - Alessandria

La festa dell’Arma nel ricordo dei Carabinieri mancati nell’ultimo anno

“Orgoglioso” dei risultati conseguiti nel 2016 e premiati i militari che si sono particolarmente distinti, il Comandante provinciale ha riservato le ultime commosse parole del suo discorso a quattro militari della provincia scomparsi nei mesi scorsi
La festa dell’Arma nel ricordo dei Carabinieri mancati nell’ultimo anno

ALESSANDRIA – Per la prima volta schierati insieme ai “nuovi Carabinieri” del Gruppo Forestale, i militari del Comando provinciale di Alessandria lunedì 5 giugno hanno festeggiato i 203 anni dell’Arma.

Una festa che ha aperto le porte della Caserma Scapaccino in piazza Vittorio Veneto non solo alle autorità ma anche agli alessandrini perché “i Carabinieri rappresentano i cittadini”. A sottolinearlo  il Comandante provinciale, il Colonnello Enrico Scandone, che dalla storica caserma dell’Arma guida i militari in servizio nell’alessandrino. Uomini e donne che nell’ultimo anno hanno garantito oltre 40 mila servizi di controllo del territorio e perseguito l’86,6% dei reati denunciati in provincia (13.062 su un totale di 15.019). Un lavoro quotidiano svolto nel “consueto silenzio” ma con il preciso obiettivo di aumentare anche la sicurezza “percepita” dai cittadini. Anche se le percezioni spesso hanno la voce più grossa delle statistiche sui reati in calo nel territorio, i numeri dei 3.400 autori di reati scoperti, i 430 arresti, le 3.800 persone denunciate e i più di 1000 Kg di droga tolti nell’ultimo anno dalle strade della provincia raccontano l’impegno dei Carabinieri.

 

I militari sono stati al servizio dei cittadini anche quando non indossavano la divisa. Come il Maresciallo Capo Andrea Ghiazza, premiato con l’Encomio Solenne per aver salvato la donna che aveva cercato di togliersi la vita gettandosi dal cavalcavia sopra gli argini di Alessandria.  A passeggio con le figlie, quella domenica di inizio ottobre il Maresciallo riuscì ad afferrare al volo una delle caviglie della donna e, grazie all’aiuto di altri passanti, allontanarla dal vuoto.

 

Ha dimostrato lo stesso coraggio e determinazione anche l’Appuntato Alessandro Nicolosi, premiato lunedì con l’Encomio Semplice. In servizio  lungo le strade di Moncalieri il militare è riuscito a salvare un automobilista colto da infarto praticando le tecniche di primo soccorso fino all’arrivo dei medici del 118.

In servizio o no, Carabinieri del resto lo si è sempre. Lo sanno bene i famigliari dei militari che “con coraggio“, ha spiegato il Comandante provinciale, si fanno forza per allentare la presa dell’angoscia ad ogni squillo del telefono. Le chiamate quando il mestiere è quello del “Carabiniere” arrivano a qualsiasi ora del giorno e della notte, soprattutto quando si segue un’indagine complessa come quella portata avanti dal Capitano Marco Mazzali, dal Luogotenente  Paolo Michelangelo De Amicis, dal Mar.A.s.UPS Paolo Rizzo dai Mar.Ca. Nicola Scolamacchia e Alfredo Gualmini. La squadra di militari del Comando Carabinieri Tutela dell’Ambiente è stata premiata con l’Encomio Semplice per essere riuscita a smantellare un sodalizio criminale dedito al traffico illecito di rifiuti pericolosi tra Piemonte, Lombardia e Liguria, consentendo anche il sequestro di beni per un valore di 10 milioni di euro.

 

Altrettanto importante l’attività investigativa coordinata dal Capitano Ferdinando Angeletti, oggi Comandante della Compagnia di Acqui Terme, premiato con l’Encomio Semplice per aver bloccato un gruppo mafioso responsabile di estorsioni e traffico di stupefacenti a Lecce e provincia. Un’operazione che ha portato a 15 provvedimenti restrittivi, al sequestro di 1,5 Kg di droga e di beni per un valore di un milione di euro.

 

 

Encomio Semplice anche per il Mar.Ca. Antonio Bianco e gli Appuntati Scelti Roberto Bacchis e Giovanni Beccaro, riusciti a disarmare e arrestare un pregiudicato che stava tentando di violentare una minorenne.

 

Altrettanto pericoloso anche l’uomo arrestato a Ovada grazie alle delicate indagini coordinate dal Luogotenente Massimo Valentini, premiato con l‘Elogio per aver individuato il responsabile di un terribile caso di violenza sessuale su un minore con disabilità.

 

 

“Orgoglioso” dell’impegno dimostrato con i risultati dai suoi Carabinieri, il Colonnello Scandone lunedì ha voluto riservare le ultime commosse parole del suo discorso per i 203 anni dell’Arma ai quattro militari in servizio in provincia scomparsi nell’ultimo anno. Il Maresciallo Pier Aldo Martinelli, comandante della Stazione di Bosco Marengo, morto a 52 anni in un drammatico incidente stradale a febbraio e l’Appuntato Scelto Valter Giuffrè in servizio proprio alla Scapaccino di Alessandria, stroncato a 49 anni da un malore. Due lutti che hanno aumentato il cordoglio dei Carabinieri del Comando provinciale che a settembre 2016 avevano già pianto il Luogotenente della Compagnia di Novi Stefano De Negri, 50 anni, “esempio di cultura, impegno, dedizione totale e grande professionalità” e solo due mesi prima, a luglio 2016, il Maresciallo Massimiliano Milli in servizio a Serravalle. Una vita spezzata a 26 anni da tragico incidente in Liguria che ha portato via un ragazzo diventato per tutta la comunità “molto di più di un maresciallo dei Carabinieri”. Nelle parole del Colonnello Scandone il profondo dolore anche personale per la perdita di giovane che aveva conosciuto quando da bambino viveva con i genitori Patrizia Massimo nella stessa caserma dove alloggiava  l’oggi Colonnello Scandone. Anche i genitori di Massimiliano lunedì erano alla “Scapaccino” insieme a Mario e Luisa, papà e mamma del Luogotenente Stefano De Negri, e a loro è andato l’affettuoso abbraccio di tutti i Carabinieri del Comando provinciale.

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