Finanziaria: tre assemblee per illustrare le proposte dei sindacati

AGGIORNAMENTO 19 NOVEMBRE – È stata rinviata la terza assemblea pubblica di Cgil, Cisl e Uil per illustrare anche ai cittadini di Alessandria le proposte delle tre sigle rispetto alla legge di bilancio 2018. Proprio il 21 novembre, data dell’appuntamento al Cinema Ambra, si terrà il confronto finale tra Sindacati e Governo a Roma. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno quindi deciso di rinviare “a data da destinarsi” la terza assemblea pubblica che era in programma nel capoluogo.

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Tre momenti pubblici a Casale, Novi e Alessandria per illustrare anche ai cittadini della provincia le proposte messe a punto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil rispetto alla Finanziaria del Governo.

Una manovra “conservativa”, come l’ha definita il Segretario della Camera del Lavoro di Alessandria Franco Armosino perché “non investe” e non lascia intravedere prospettive concrete di sviluppo del Paese. Nella Finanziaria, ha aggiunto il Segretario Cisl Alessandria Asti Marco Ciani, ben 15 dei 20 miliardi “messi sul piatto” sono impiegati per non far scattare le clausole sull’Iva. Solo un quarto dei fondi a disposizione è quindi destinato a quelli che sono i principali temi per Cgil, Cisl e Uil: pensioni, giovani e occupazione, sanità e contratti. “Non semplici slogan, perché le risorse per investire su questi temi ci sono” ha precisato il Segretario Provinciale Uil Aldo Gregori.

Lo spostamento in avanti di 5 mesi dell’età pensionabile a partire dal 2019 è certamente una delle criticità maggiori riscontrate dai sindacati. Con la prevista soglia dei 67 anni i lavoratori italiani “saranno gli ultimi ad andare in pensione in tutta Europa“, hanno evidenziato Cgil, Cisl e Uil che nutrono forti “perplessità” anche rispetto all’innalzamento automatico dell’età basato solo sull’aspettativa di vita.

La questione pensioni, tra l’altro, è strettamente legata a un’altra priorità: abbattere la disoccupazione giovanile. Più si alza l’età pensionabile e più si blocca l’assunzione di nuova forza lavoro. Un trend che rischia di trasformare in realtà le vignette che da giorni circolano su internet: gli anziani impegnati nei cantieri e ragazzi  fermi a guadarli. Per eliminare ulteriori blocchi all’occupazione giovanile per i sindacati va tolta anche la “stortura” negli incentivi per l’assunzione dei lavoratori fino a 35 anni, letta tra le pieghe della manovra di bilancio. La decontribuzione del 50%, o del 100% se l’assunzione avviene nel Sud Italia, non vale se il futuro dipendente era già stato assunto con un contratto a tempo indeterminato.

Agli occhi dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, la Finanziaria sembra voler più che altro “stabilizzare i conti” piuttosto che investire sul futuro del Paese. “Su alcune voci, sanità compresa, si devono però mettere importarti risorse altrimenti non si fa nulla”. La manovra del Governo avrebbe però dato solo “risposte parziali” e “non soddisfacenti”, senza mostrare interventi decisi dello Stato neppure a sostegno delle imprese: “ma non si può più sperare in una crescita del Paese affidandosi unicamente sull’abilità aziende di produrre ed esportare, soprattutto alla luce dell’incerto quadro internazionale”.

Determinate a far cambiare passo al Governo, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil discuteranno con i cittadini delle loro proposte il 14 novembre, alle 9,30 al Salone Tartara in Piazza Castello a Casale Monferrato, il 16 novembre alle 15 nel Salone del Dopolavoro ferroviario di Novi Ligure e la mattina del 21 novembre, alle 9.30, al Cinema Ambra di viale Brigata Ravenna ad Alessandria.