17 Novembre 2017
05:00
Il Centro di Screening Mammografico per una “prevenzione serena”
ALESSANDRIA – Anche quest’anno il programma “Prevenzione Serena” permette alle donne di sottoporsi a uno screening mammografico. L’esame, insieme ai progressi terapeutici, ha contribuito alla costante riduzione della mortalità per carcinoma mammario. Prevenzione Serena è rivolta alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con l’estensione alle donne tra i 45 ed i 49 anni che possono aderire spontaneamente. Per il solo centro alessandrino in questo 2017 sono previsti 7000 esami mammografici e l’invito fatto dall’Asl Al alle donne dai 50 ai 69 anni che non hanno eseguito una mammografia negli ultimi due anni e non hanno ricevuto la lettera è di rivolgersi al numero verde 800 008141 dal lunedì al giovedì dalle 13 alle 15,30.
Ad Alessandria l’esame può essere effettuato al Centro di Screening Mammografico nei locali dell’ASL di spalto Marengo 35. Il centro è dotato di strumentazione a tecnologia avanzata, che consente di eseguire non solo la mammografia, ma anche una serie di accertamenti cosiddetti di “secondo livello”, come l’ecografia mammaria e il ‘mammotome’, un’agobiopsia controllata dal computer che consente di prelevare campioni di tessuto da sottoporre ad esame istologico. Queste ulteriori indagini sono previste nei casi in cui la mammografia abbia riscontrato esiti positivi o dubbi.
Questa preziosa attività di prevenzione è finanziata anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che ogni anno stanzia di 20.000 euro a copertura di una parte dei costi.
“Il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – ha sottolineato Claudio Sasso, Responsabile dell’UVOS – Unità di Valutazione ed Organizzazione Screening, che coordina i progetti di prevenzione oncologica nell’ASL AL – concorre a implementare l’attività dello screening mammario, soprattutto per gli esami di secondo livello, per le donne del Distretto di Alessandria. È questo un esempio di sinergia delle forze per aiutare a realizzare i programmi di prevenzione oncologica che costituiscono una scelta efficace ed appropriata per combattere i tumori. Perché se è vero che è difficile prevenirne l’insorgenza è altrettanto vero che la loro storia naturale può essere modificata quando si riesce ad individuare la malattia nella sua fase pre-clinica e si interviene eliminandola: è ciò che si propongono i programmi di screening rivolgendosi ad una determinata popolazione target, senza differenze o barriere sociali, economiche e culturali e per questo motivo, partecipano, davvero, allo sforzo per ridurre le disuguaglianze di salute.”