Lavoratori di Federdistribuzione e Coop in sciopero

AGGIORNAMENTO – Da quattro anni in attesa del rinnovo del contratto nazionale, i dipendenti delle aziende della distribuzione commerciale aderenti a Federdistribuzione e della Distribuzione Cooperativa (Coop) questo venerdì 22 dicembre si sono fermati per l’interno turno e durante lo sciopero proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil si sono radunati in presidio in piazzetta della Lega ad Alessandria.

Nella galleria e in copertina le foto del presidio di questo venerdì mattina scattate da Claudio Desimoni.

IMG_0032

IMG_0030

IMG_0018

IMG_0015

IMG_0011

IMG_0005

IMG_0004

ALESSANDRIA – Da quattro anni in attesa del rinnovo del contratto nazionale, i dipendenti delle aziende della distribuzione commerciale aderenti a Federdistribuzione e della Distribuzione Cooperativa (Coop) questo venerdì 22 dicembre incroceranno le braccia. I lavoratori si fermeranno per l’interno turno e durante lo sciopero proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dalle 10 del mattino si raduneranno in presidio in piazzetta della Lega ad Alessandria.

Sindacati e lavoratori chiedono “rispetto” per una categoria che con il proprio operato rende “ricche aziende e cooperative”. Come ricordato dalle parti sociali, “il contratto nazionale di lavoro è un diritto costituzionale delle lavoratrici e dei lavoratori” con cui vengono stabilite “retribuzioni sufficienti a garantire la loro libertà e dignità”.

Federdistribuzione, hanno denunciato i sindacati di categoria, avrebbero però dato disposizione alle proprie aziende di erogare ai dipendenti 16 euro lordi da gennaio 2018 “guarda caso in concomitanza con la proclamazione di questo sciopero, con lo scopo di far fallire la lotta sindacale e continuare così a negare loro un contratto dovuto”. Le coop, hanno aggiunto Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, avrebbero invece chiesto un contratto con minori diritti e retribuzioni per i lavoratori “con un aumento salariale più basso di quanto riconosciuto nel commercio e un abbattimento dei trattamenti di malattia”.

Stanchi “dell’elemosina” i sindacati di categoria hanno quindi chiamato a raccolta i lavoratori del settore in questo 22 dicembre per ottenere finalmente il rinnovo del contratto di categoria.