Buon compleanno Gigi! Manueli ricorda il suo passato in grigio

Ieri ha spento 61 candeline e forse, tra i desideri espressi, qualcuno ha anche riguardato i colori dell’Alessandria. E’ Gigi Manueli, indimenticata bandiera grigia dentro e fuori dal campo, capace di iniziare e finire la carriera con i colori della sua città adottiva, fino agli ultimi incarichi nel settore giovanile, alla guida della squadra Berretti.   
“Sono cresciuto nell’Alessandria e ci sono rimasto dai 13 ai 22 anni” ha detto Manueli a Radio Gold News “ho finito con la serie B, quell’anno sfortunato tra i cadetti quando siamo retrocessi nello spareggio contro la Reggiana. Ho vinto la Coppa Italia Semiprofessionisti, nel 1973 a Roma oltre al campionato di Serie C, successi prestigiosi che per l’Alessandria – ha detto Manueli -“ora devono essere la normalità. Rispetto a quando giocavo” ha continuato Manueli “nessuno aveva il procuratore. Ora ce l’anno anche i ragazzi di 12 anni, il mondo del calcio è totalmente cambiato anche come preparazione. Ora si lavora quasi più palestra che sul campo”. Ai nostri microfoni Manueli ha voluto descrivere l’emozione che provava ogni volta che indossava quella maglietta grigia per una gara. “La sentivo mia. Ho giocato a Verona in serie A ma non c’era quel brivido che ho vissuto al Moccagatta. Ricordo tante persone, tanti allenatori, compagni, Reja e Dalle Vedove ad esempio, per me erano fratelli maggiori, che mi consigliavano, presidenti come Gino Amisano che ricordo con molto affetto. Ora non lavorare più per l’Alessandria mi reca qualche rimpianto. Ho passato 27 anni in grigio, quando ti dicono che non ne fai più parte ci rimani male. Però evidentemente chi ha deciso così ha avuto le sue ragioni che accetto senza problemi. Anche se mi manca. Con questa dirigenza, secondo me, la serie B potrebbe arrivare entro tre o quattro anni.”