Autore Redazione
mercoledì
13 Marzo 2019
01:15
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Cronaca - Novi Ligure

Il libraio “coraggioso” Davide sceglie Gavi per dimostrare che anche il piccolo è grande

"I grandi centri investono su centri commerciali e sbagliano"
Il libraio “coraggioso” Davide sceglie Gavi per dimostrare che anche il piccolo è grande

GAVI – Per aprire una libreria oggi ci vuole coraggio, per farlo in un piccolo comune ancora di più. Davide Ravan ne è consapevole ed è per questo che tra tutti i complimenti ricevuti in questi anni quello più gradito è “coraggioso“, aggettivo attribuitogli in molte occasioni.
Nel 2016 ha aperto la libreria Aut a Torino dove le cose sono andate “sempre abbastanza bene“, ma ora ha deciso di chiudere quella esperienza per aprirne un’altra a Gavi. La scelta è stata assunta perché “lì la politica cittadina è un po’ cieca visto che si favoriscono molto i centri commerciali esterni mentre si guarda poco al centro cittadino“. La storia della via in cui Davide ha aperto la sua libreria in questo senso “è emblematica“. Il libraio alessandrino ha aperto in via Barbarù, una via parallela a via Garibaldi, nel centro della città, ma “da qualche tempo si sta svuotando e il mio timore era quindi quello di diventare l’unico negozio in quella strada, anche per questo ho scelto di cambiare posto”.

La libreria Aut sabato 16 marzo, alle 17, svelerà le sue vetrine a Gavi in via Mameli 9, passando quindi dalla grande città a un piccolo borgo, “per questioni di cuore, visto che la mia ragazza è di qui, ma anche perché il paese è un comune turistico, che calamita molti turisti, molti cittadini della zona, in più per diversi chilometri non ci sono librerie e io spero di diventare il punto di riferimento della valle”.

Davide è consapevole “della scelta coraggiosa” ma non è spaventato perché è una “scelta ponderata, valutata bene e con attenzione“. La storia di questo libraio coraggioso, d’altra parte, rispecchia una tendenza che sembra prendere piede in quest’ultimo periodo con il ritorno dei negozi di vicinato sfoggiando armi diverse da quelle dei colossi e dei marketplace. Quella del libraio Davide, come di tutti coloro che aprono oggi dei piccoli negozi e un atto di resistenza: “si sta sul mercato sempre a fatica contro i grandi nomi, ma l’importante è dare un altro servizio, dare consigli giusti. Ancora oggi avere una persona che cerca di capire realmente gli interessi indirizzando i suggerimenti può fare la differenza, la competenza di tutti i librai d’Italia è fondamentale per andare avanti.”

Oggi si è visti come “dei pazzi ad aprire una libreria ma quando vedi che un cliente torna per la seconda volta dopo un tuo consiglio quello è il complimento più bello“. Ma sono queste piccole realtà a spezzare la noiosa monotonia di luoghi sempre uguali e a restituire un po’ di umanità.

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