Autore Redazione
venerdì
9 Agosto 2019
09:41
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Cronaca - Alessandria

“Se comprate pesche a un euro al chilo siete complici di un sistema di sfruttamento”

Coldiretti invita a verificare la provenienza della frutta, oggi venduta a prezzi "insostenibili"
“Se comprate pesche a un euro al chilo siete complici di un sistema di sfruttamento”

PIEMONTE – Coldiretti avverte i consumatori: comprare la frutta a un euro al chilo vuole dire essere complici di un sistema di sfruttamento che colpisce imprese frutticole e lavoratori. Il costo della frutta, denuncia l’associazione agricola, ha raggiunto un livello “insostenibile” e il settore soffre lo strapotere della grande distribuzione, che acquista e vende a cifre che non coprono neanche i costi di produzione.

“Una situazione, ormai più volte, denunciata, anche in occasione dell’evento Frutta e Legalità, dello scorso 28 giugno, durante il quale abbiamo acceso i riflettori sulle storture del mercato frutticolo piemontese che ha un fatturato di oltre 500 milioni di euro con una superficie di 18.479 ettari e oltre 7 mila aziende – evidenziano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale. Proprio in quella occasione, il Presidente della Regione, Alberto Cirio, si è impegnato ad attivare, su nostra richiesta ed in collaborazione con l’Osservatorio Agromafie, un Osservatorio regionale su prezzi e sulle dinamiche del mercato dell’ortofrutta piemontese. E’ importante ora dar seguito a tale impegno, concretizzando la prima delle 10 priorità che abbiamo presentato. Molta attenzione, inoltre, va posta alla frutta importata che viene venduta a prezzi molto bassi e della quale non conosciamo i metodi produttivi, motivo per cui è bene che continuino i controlli degli organi preposti. Alla luce di questo scenario, i consumatori non dovrebbero comprare le pesche in offerta al supermercato al costo di 1 euro al Kg che vuol dire farsi complici di un sistema di sfruttamento che colpisce imprese frutticole e lavoratori. Consigliamo, infatti, di verificare – concludono Moncalvo e Rivarossa – sempre attentamente l’origine, oltre a recarsi direttamente dai produttori nei punti vendita aziendali: questo significa veramente incentivare l’acquisto delle produzioni del nostro territorio”.

Photo by LuAnn Hunt on Unsplash

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