30 Novembre 2020
06:00
Crepax A 33 giri: il rapporto di Guido Crepax con la musica
E’ uscito in questi giorni il libro dedicato a Guido Crepax e al suo rapporto con la musica, Crepax A 33 giri (VoloLibero Edizioni – euro 28) scritto da Antonio Crepax con la collaborazione dell’Archivio Crepax. Perché Crepax non è stato solo il padre del personaggio di Valentina. Per dieci anni due fratelli, Franco e Guido Crepax, lavorano fianco a fianco per dare un’identità grafica alla produzione del vinile in Italia. Per Franco è una delle tante “trovate” che faranno di lui uno dei padri della discografia italiana, per Guido la rampa di lancio per il successo come grafico pubblicitario. Diverrà poi fumettista di fama internazionale grazie al personaggio di Valentina. Questo libro è il primo catalogo completo degli oltre 250 art work realizzati da Guido Crepax. Impreziosisce l’opera una graphic novel colorata dallo Studio Crepax in esclusiva per questo volume. Con la prefazione è a cura di Giampiero Mughini, il libro è impreziosito dai contributi e dalle testimonianze di Francesco Tullio Altan, Stefano Bollani, Maurizio Cassinelli, Franco e Valentina Crepax, Ricky Gianco, Paolo Fresu, Enrico Rava, Giancarlo Soldi e Luca Vicini.
L’autore Antonio Crepax, dopo essersi laureato in Criminologia, ha lavorato per vent’anni come giornalista, copywriter e consulente per la comunicazione istituzionale. Negli ultimi dieci anni, si è occupato soprattutto dei contenuti di numerose edizioni delle storie del padre, in Italia e all’estero. Ha inoltre lavorato al concept di mostre e oggetti griffati, proprio come piaceva a Guido Crepax.
Per ogni membro della famiglia Crepax essere parte, contribuire e occuparsi del lavoro del padre Guido è sempre stata una cosa normale. I figli Antonio, Caterina e Giacomo dopo la sua morte, nel 2003, assieme alla madre hanno creato “Archivio Crepax” per tutelare e riproporre la variegata attività di copertinista, illustratore, fumettista e creatore di oggetti di Guido Crepax. Riunendo le loro competenze in materia di architettura, scenografia, design e comunicazione, ne hanno raccolto e fatto rivivere l’eredità culturale.