16 Marzo 2021
21:20
Arrivato dal Mali anni fa, si era integrato ad Alessandria: ecco chi era il ciclista scomparso domenica
ALESSANDRIA – Si chiamava Coulibaly Foussyni l’uomo deceduto domenica sera intorno alle 20.30, investito da un’auto sulla strada provinciale tra Spinetta Marengo e Castelceriolo. Arrivato ad Alessandria nel 2014, Coulibaly era un richiedente asilo, proveniva dal Mali, dove aveva lasciato la moglie e la sua famiglia. Aveva 32 anni e non 45 come era parso inizialmente. Sui social lo hanno ricordato tanti alessandrini che lo avevano conosciuto. All’inizio era stato accolto dal Chiostro di Santa Maria di Castello e poi era stato preso in carico da Social Domus. Da qualche anno, però, aveva raggiunto una propria indipendenza economica. “Viveva a Castelceriolo e lavorava in campagna in quelle zone” ha raccontato a Radio Gold l’educatrice del Chiostro di Santa Maria di Castello Vanda Manieri “in città, però, era molto conosciuto tra i ragazzi perché alla sera faceva servizio d’ordine in alcuni locali di divertimento. Era molto ben voluto dai giovani. Era un gigante buono, quando l’abbiamo visto per la prima volta ci ha subito ricordato il protagonista del film “Il miglio verde”. Anche se era rimasto con noi poco tempo aveva mantenuto i contatti, ci considerava la sua famiglia. Anche a Natale ci siamo sentiti per gli auguri. Ci diceva sempre, scherzando, che sarebbe stato sempre il nostro bodyguard”.
“Ci stringiamo a questo dolore” si legge sulla pagina Facebook di Cambalache “sono troppe le persone che ancora perdono la vita in questo modo sulle nostre strade, spesso ragazzi che si recano al lavoro e che hanno nella bici l’unico mezzo di trasporto disponibile. La stessa sorte era spettata a Siradji Bjau, ucciso in bici nell’ottobre del 2016, quando era ancora molto giovane, e che noi ancora ricordiamo con affetto“.
Foto tratta dalla pagina Facebook dell’associazione Cambalache