Autore Redazione
venerdì
8 Maggio 2015
15:10
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Eventi - Alessandria

La Grande Guerra vista con gli occhi di un ragazzo in cerca di libertà

La Grande Guerra vista con gli occhi di un ragazzo in cerca di libertà

ALESSANDRIA – Antonio Trentin è solo un ragazzo, appartiene a una famiglia piccolo-borghese del Nord-Est italiano e della guerra non conosce nulla. Il primo conflitto mondiale, lo cambierà per sempre.
E’ questa storia, di un giovane come tanti dei primi anni del secolo scorso, a costituire il filo narrativo dello studio di spettacolo “SOLO #1 – UNA VITA” che verrà proposto sabato 9 maggio alle ore 21 al Teatro San Francesco di Alessandria (via San Francesco d’Assisi, 15) con ingresso libero.
L’iniziativa è a cura dell’associazione culturale Stella Nova, in collaborazione con Quizzy Teatro, realtà culturali che fanno entrambe capo a Monica Massone.
Dopo una stagione invernale ricca di soddisfazioni per l’attrice e organizzatrice alessandrina impegnata in tutta la provincia e nella vicina Lomellina, Monica Massone torna in veste di dramaturg e regista.
E’ sua, infatti, l’ideazione di “SOLO #1 – UNA VITA”, la storia di un uomo “qualunque”, uno tra i milioni di Militi Ignoti, volti senza nome e corpi senza identità, chiamati a dare vita, sogni e affetti alla causa del “Bene Comune” contro il “Male” a minaccia della “Libertà”, durante la Prima Guerra Mondiale. Siamo in un periodo compreso tra il 1913 e il 1917 e il giovane Antonio desidera un’emancipazione, un’affermazione di sé stesso e della propria individualità, al contrario di quanto vorrebbero il padre (artigiano calzaturiero e proprietario di un’avviata bottega, ansioso di offrire una stabilità lavorativa al figlio), la madre (donna votata alla “quiete” domestica e al rispetto delle convenzioni sociali), e il “Professore” (conscio di poter giocare “al gatto e al topo” con il destino del giovane, capace di influenzare la riuscita o il fallimento della sua esistenza). Attorno a lui, la compagnia di amici, uniformati a un’esistenza di sorrisi d’ordinanza e risate forzate, a una realtà fredda che Antonio rifiuterà, inseguendo il suo ideale di Libertà attraverso la Guerra.
Il 9 maggio la storia di Antonio sarà proposta nella versione studio di spettacolo, con un inizio, uno sviluppo e una fine, il tutto in tre atti. La versione completa sarà disponibile da settembre 2015.

“SOLO #1 – UNA VITA” rientra nel progetto socio-culturale “L’inutile strage? C’era una volta la Grande Guerra” che coinvolge una pluralità di enti e organizzazioni pubbliche e private di Alessandria che si sono unite con l’obiettivo di rievocare, a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, lo storico evento offrendo alla società e a tutta la cittadinanza – dai ragazzi agli anziani delle case di riposo – un vasto panorama di occasioni di riflessione con ben 40 appuntamenti.
Partito a settembre 2014, il progetto proseguirà fino a giugno 2015.
E’ patrocinato da Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Alessandria con il contributo di Fondazione Crt, Fondazione Cral, Csva e con la partecipazione di Diocesi di Alessandria e UPO, Università del Piemonte Orientale.

Con questo lavoro Stella Nova e Quizzy Teatro vogliono rendere omaggio agli uomini e alle donne ignorati dalla Storia, ma che hanno contribuito a scriverla attraverso l’apparente semplicità e ordinarietà delle proprie azioni.
La ricorrenza della Prima Guerra Mondiale e questo spettacolo sono anche un’opportunità per comprendere un Conflitto che ha segnato l’origine della Società contemporanea e per riflettere sul presente, sui suoi limiti e sulle sue minacce.

“Lo spettacolo testimonia la tenacia di chi vuole esprimere un pensiero con i propri mezzi, senza millantare “grandezze” – dichiara Monica Massone – E’ una sfida in un momento in cui l’arte e la cultura e chi ne fa parte conoscono la loro “Prima Guerra Mondiale”, in cui la penuria di denaro fa sì che anziché unirci siamo sempre “in trincea”, l’uno contro l’altro. Speriamo sia di buon auspicio per il futuro”.
Accanto a Monica Massone che ha curato l’ideazione e la regia teatrale, c’è l’attore Fabrizio Pagella.
Diplomato al Corso Attori della Scuola d’Arte Drammatica di Milano “Paolo Grassi” nel 1997, Pagella, si è formato tra gli altri, con Gabriele Vacis, Marco Paolini, Eugenio Allegri, Gianpiero Solari. Regista lirico, organizzatore, attore di esperienza, Pagella, ha anche lavorato per la televisione ( “42° parallelo” con Lella Costa RaiUno, “La Squadra” RaiTre, “Camera Cafè”, “Visitors” ItaliaUno) e la radio (radiodrammi per Radio3 Suite, inviato per “Caterpillar” Radio2) ed è il fondatore dell’associazone culturale Masca in Langa di Monastero Bormida, in provincia di Asti. E’ lui, nei panni di Antonio, a cercare, in ogni scena, la verità della vita, a restituire allo spettatore una visione antropocentrica della guerra e, in generale, ricondurre ogni discorso “di massa” all’unicità e alla relatività del singolo.
Un ruolo importante è svolto dal video, che nel racconto, costituisce una linea narrativa parallela rispetto alla storia agita dal vivo. E’ sia video-scenografia, che film in forma “ibrida” perché rispetta la tempistica teatrale e, al contempo, è strutturato a “video-clip” ossia evocativo di circostanze e luoghi. A curare la Regia Video c’è il videomaker novese Daniele Lince, formatosi alla Scuola d’Arte Cinematografica di Genova. Realizza cortometraggi da quando ha 14 anni; gli ultimi “Piccoli Dei” e “Il Metodo Marcy” sono stati presentati al 66e e al 67e Festival de Cannes, Short Film Corner 2013 e 2014
Il supporto tecnico, infine, è a cura di Stefano Moiso, grande conoscitore di tutto ciò che riguarda l’audio e le luci. A questo mondo si avvicina da bambino, frequentando i locali della “S.O.M.S.” di Silvano d’Orba e assistendo alle prove della compagnia giovanile musicale diretta dal padre. Pur non avendo mai intrapreso studi specifici, approfondisce le conoscenze tramite “service” a band locali e supportando le compagnie ospitate nel teatro. Collabora da lungo tempo con Monica Massone.

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