13 Aprile 2021
10:51
Covid: la crisi ora colpisce anche i consumi essenziali
ALESSANDRIA – La crisi causata della pandemia sta colpendo anche i consumi essenziali. A renderlo noto è Coldiretti, che afferma che per la prima volta dall’inizio della pandemia la spesa alimentare crolla del 5,5%. Gli alessandrini sono quindi stati costretti a tagliare anche sul cibo: è quanto emerge dall’analisi divulgata dall’ente in occasione della diffusone dei dati Istat sul commercio al dettaglio nei primi mesi del 2021.
“Si tratta di una brusca inversione di tendenza dopo che l’alimentare era risultato il settore che aveva resistito meglio alla crisi con un aumento delle vendite al dettaglio determinato anche dal maggior tempo trascorso a casa dagli italiani in lockdown”, commenta Mauro Bianco, Presidente Coldiretti Alessandria. “Ora, l’acuirsi della crisi colpisce direttamente i consumi essenziali delle famiglie a partire dal cibo”, prosegue.
Secondo i dati, infatti, sono in calo le vendite alimentari in tutte le tipologie commerciali. Il settore della grande distribuzione ha subito una perdita del 6,1%; i piccoli negozi del 2,9% e i discount del 1,5%. È uno degli effetti più drammatici della presenza di 5,6 milioni di persone in povertà assoluta nel territorio italiano. Un milione in più rispetto allo scorso anno: un record negativo, secondo l’analisi Coldiretti sui dati Istat, dall’inizio del secolo.
“Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono fermate dalle limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid”, aggiunge Roberto Rampazzo, Direttore Coldiretti Alessandria.
Per contrastare questo drammatico scenario, Coldiretti ha promosso un’iniziativa per aiutare 20 mila famiglie. Il progetto, sviluppato anche con il sostegno di Filiera Italia e Campagna Amica, oltre che con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del paese, consiste nell’offerta di un pacco di oltre 50 chili ciascuno con prodotti 100% Made in Italy. Sul territorio provinciale sono stati distribuiti oltre 35 quintali di alimenti alle famiglie più bisognose, individuate grazie alle amministrazioni comunali e alle associazioni di beneficenza. “Un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione, colpite dalle difficoltà economiche. Il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza non resti limitata ma diventi un fenomeno strutturale”, concludono Bianco e Rampazzo.