Autore Redazione
martedì
31 Agosto 2021
10:17
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Politica - Alessandria

Sacco (M5S): “Incompetenza Giunta Cirio apre strada a nuovi inceneritori nell’Alessandrino”

Sacco (M5S): “Incompetenza Giunta Cirio apre strada a nuovi inceneritori nell’Alessandrino”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Sean Sacco punta con forza il dito contro la politica regionale di gestione dei rifiuti. Secondo il Capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte,l’incapacità” della Giunta Cirio di gestire il ciclo rifiuti e sostenere le buone pratiche starebbe aprendo la strada a nuovi inceneritori sul territorio alessandrino. La Giunta regionale non avrebbe infatti “mosso un dito” per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata e riduzione rifiuti per “invocare” poi la realizzazione di nuovi inceneritori.

La Regione, ha spiegato Sean Sacco, avrebbe infatti tolto 12 milioni all’anno a Consorzi, Enti pubblici e imprese per il sostegno di misure e azioni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi nella pianificazione in materia di rifiuti senza neppure mettere a punto di sistema regionale a supporto dell’applicazione della Tariffazione Puntuale del servizio dei rifiuti urbani: “Nel 2017 sono stati stanziati 40.100,00 euro, un sistema che, insieme alla raccolta porta a porta, contribuirebbe a raggiungere buoni risultati” ha sottolineato Sean Sacco.
Per il Capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Piemonte, la Giunta piemontese sarebbe a tal punto “immobile e ostile” alla gestione virtuosa dei rifiuti “da rifiutare una propria rappresentanza all’interno della Conferenza d’Ambito Regionale, il nuovo Ente che avrebbe il compito di pianificare gli impianti a tecnologia complessa, come gli inceneritori. In questo modo Province e Comuni vengono abbandonati nel caos e sottoposti alle pressanti richieste da parte dei proponenti“.

Dalle ciminiere degli inceneritori, è bene ricordarlo, non fuoriesce aria fresca – ha puntualizzato Sean Sacco – Tutto si trasforma, come diceva Lavoisier. Nel caso dei rifiuti indifferenziati, si trasformano in inquinanti gassosi o gas climalteranti come CO2, macroinquinanti (SO, CO, NOx..), microinquinanti (diossine, metalli pesanti..), polveri (PTS, PMx, nanopolveri..); in inquinanti liquidi come idrocarburi policiclici aromatici e residui solidi sospesi; in inquinanti solidi come polveri tossiche dei sistemi di filtraggio, ceneri e scorie pericolose. Senza contare le necessità impiantistiche di energia, di acqua per il raffreddamento e lo spegnimento delle scorie e gli additivi per il trattamento dei fumi.
Il nostro territorio non ha bisogno di nuovi inceneritori, ma di impianti di recupero dei materiali, come plasmix o il recupero materiali assorbenti. Occorre lavorare nell’ottica di “end of waste”.
Un intero settore economico, e rispettoso dell’ambiente, viene completamente ignorato da quella destra guidata da Cirio che si dice vicina alle imprese.

“Ad oggi – ha concluso Sean Sacco – scegliere di bruciare rifiuti perché non si è in grado di amministrare la Regione, rappresenta una sconfitta che i piemontesi non si meritano, uno schiaffo a tutti quei Consorzi i che superano l’80% della Raccolta Differenziata, dimostrando non solo che è possibile ma che le persone competenti esistono, ma purtroppo non fanno parte della Giunta Cirio. Da parte nostra ci opporremo, ad ogni livello, all’approvazione di nuovi impianti di incenerimento sul territorio piemontese”.

 

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