28 Marzo 2022
05:28
In Piemonte tasso dei suicidi tra i più alti d’Italia: nella nostra regione un Osservatorio Nazionale
PIEMONTE – Se in Italia il tasso dei suicidi è più alto al Nord, il Piemonte è la regione che, purtroppo, registra una delle medie maggiori, secondo le ultime statistiche Istat a disposizione, risalenti a tre anni fa: il tasso di mortalità per suicidio in Piemonte è dello 0.82 per 10 mila abitanti. Secondo i dati Istat 2018, poi, oltre la metà delle 3730 vittime totali viveva al Nord.
A livello provinciale, invece, gli ultimi dati Istat a disposizione risalgono al 2017 e vedono l’Alessandrino al penultimo posto in Piemonte come numero di suicidi: poco meno dello 0.6 ogni 10mila abitanti, davanti alla sola provincia di Novara, con 0.4. Nel 2017 tra le province piemontesi è il Verbano Cusio Ossola quella con la media più alta, l’unica che supera l’1 ogni 10 mila abitanti.
Per dare un segnale forte per cercare di arginare queste tragedie, proprio in Piemonte nascerà un Osservatorio Nazionale Suicidi, un Centro Studi per la cura delle depressioni e la prevenzione del suicidio ma soprattutto un luogo di consapevolezza, partecipazione e solidarietà sociale.
“I dati disponibili sono tragici“ viene sottolineato dall’Osservatorio “ma mostrano un andamento discendente. Dopo il picco del 2013, anno in cui 4267 persone in Italia hanno commesso suicidio, il numero delle vittime è in costante diminuzione, con un minimo relativo raggiunto nel 2018 con 3730 vittime. La distribuzione delle vittime sul territorio rimane costante tra il 2011 e il 2018, con il Nord Italia che ne conta il maggior numero in termini assoluti”.
“La ragione dell’Osservatorio Nazionale Sucidi è da una parte quello di far vedere persone e famiglie che soffrono, dall’altra eliminare lo stigma sociale che li confina nel buio e nel silenzio che li fa scomparire. La luce rappresenta la speranza per chi crede di non avere più una ragione per andare avanti. È simbolo di rinascita. ONS farà luce dando vita al Centro Studi ONS per creare una società più consapevole, aperta e solidale, dove chi soffre non è più lasciato al buio”.
“Vogliamo creare un luogo dove la consapevolezza generi sensibilità e attenzione al fine di sviluppare strumenti che siano in grado di svolgere una funzione preventiva e terapeutica nel contrasto al fenomeno dei suicidi, creando una cultura della vita che sia responsabilità collettiva” – dichiara Raffaele Abbattista, ideatore di ONS. “Vi presentiamo l’Osservatorio Nazionale Suicidi, vi presentiamo l’Operazione Nuova Speranza”.
Per considerare l’andamento complessivo della salute mentale degli Italiani ci si può anche riferire al consumo di farmaci antidepressivi come indicatore indiretto. Secondo il Rapporto sull’Uso dei Farmaci in Italia del 2020 si stimano 3 milioni di depressi, tra depressione maggiore e altre tipologie di disturbi depressivi e circa il 6% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni hanno riferito sintomi depressivi e percepiscono una compromissione del proprio benessere psicologico. Durante la fase più dura della pandemia diversi psichiatri hanno lanciato un allarme, presentando dati in crescita di suicidi legati alla crisi sanitaria, sociale ed economica causata dal Covid. Si stima che il Covid-19 abbia generato nel mondo 53,2 milioni di nuovi casi di disturbo depressivo maggiore, con un incremento del 27,6% rispetto al 2020.
L’Osservatorio Nazionale Suicidi, nasce da un’idea di Antonio, Nunzia e Raffaele che hanno deciso di ricordare il loro figlio e fratello Giuseppe, trasformando il dolore di una perdita in un nuovo modello di speranza. La famiglia ha dato vita al “Comitato per la Fondazione Giuseppe Abbattista” con lo scopo di supportare il progetto ONS nella sua totalità. Il centro studi ONS sarà un punto di riferimento nazionale sull’approfondimento e la divulgazione dei temi inerenti la depressione e il suicidio. Il progetto prevede la nascita di una struttura dove offrire ai pazienti e alle loro famiglie una proposta ambulatoriale capace di soddisfare le loro esigenze, sia attraverso percorsi multidisciplinari da effettuare presso gli ambulatori, sia con la possibilità di ricevere terapie presso day hospital. Attraverso gli studi medici e i laboratori sarà possibile svolgere visite ed esami, sia in modalità privata sia in supporto al Centro di Salute Mentale territoriale secondo accordi definiti in fase di realizzazione del progetto. La struttura, inoltre, sarà dotata di un centro diagnostico capace di eseguire esami clinici finalizzati alla ricerca e al miglioramento dell’approccio terapeutico.
Il Centro studi ospiterà inoltre un coworking medico-scientifico che sarà allo stesso tempo uno spazio di riflessione e di confronto per mettere a disposizione dei professionisti uno spazio dedicato all’interno del quale potranno dedicarsi al proprio lavoro in assoluta riservatezza, ma anche un catalizzatore per generare nuove idee e riflessioni. All’interno della struttura sarà presente anche una biblioteca, un luogo accessibile a tutti dove approfondire, studiare e ricercare nozioni e informazioni, uno spazio studi ed eventi riservato all’organizzazione di eventi e momenti formativi e a tavoli di lavoro tematici.
In ultimo ONS vuole dedicarsi anche ad un altro importante ambito: quello dell’alta formazione. Saranno strutturati all’interno dell’istituto un Master in sociologia che abbia come finalità quella di fornire strumenti per indagare le criticità del tessuto sociale che possano portare la persona e sentirsi non considerata; un Master in Psicologia orientato alla formazione di figure professionali che sappiano supportare non solo il paziente ma anche i sopravvissuti: le famiglie che affrontano una perdita legata al suicidio. Infine, un Master in giornalismo dedicato alla narrazione del tema del suicidio e dei fatti di cronaca ad esso legati.
Chiara Caucino, Assessore regionale alla famiglia e alle fragilità: «Il fatto che, nel mondo, si tolga la vita, mediamente, una persona ogni 40 secondi rappresenta un dato inaccettabile, ma anche uno stimolo per affrontare con convinzione ed efficacia un tema che, in passato, era stato trattato in maniera forse superficiale o ritenuto, da alcuni, quasi ineluttabile. Al contrario la scienza ci dice che una prevenzione tempestiva è in grado di prevenire migliaia di suicidi, ed è nostro dovere, come Istituzioni, andare in questa direzione. Per questo auspico che dell’Osservatorio Nazionale Suicidi (ONS), un Centro Studi per la diagnosi e la cura delle depressioni, in Piemonte, possa avvenire nel più breve tempo possibile e fin da ora posso garantire che offrirò tutto il mio sostegno all’iniziativa, sensibilizzando anche, in questo senso, tutta la giunta regionale. Il mio ringraziamento va a Raffaele Abbattista, ideatore di ONS, per aver colto nel segno e per aver posto le basi per un’iniziativa che, sono certa, sarà in grado di fare la differenza e di salvare numerose vite umane»
Raffaele Abbattista, Ideatore di ONS: «Il silenzio è il rumore più violento che l’essere umano possa udire. Il buio il luogo più impervio in cui ci si possa perdere. Per questo immaginiamo uno spazio dove la luce vinca sul buio e il dialogo sia consapevolezza. un luogo dove far sorgere ONS – Operazione Nuova Speranza: un simbolo di rinascita della comunità, voglio pensare alla possibilità di uno studio sul campo capace di sensibilizzare tutti i cittadini creando una coscienza rispetto al tema dei suicidi. Vogliamo creare un Centro Studi a porte aperte, dove tutte le istituzioni le Associazioni e gli Enti del Terzo Settore, che lavorano su questi temi, possano trovare casa. Il suicidio non è una questione strettamente personale o familiare, la sua prevenzione non è responsabilità esclusiva del sistema sanitario nazionale, riguarda la società nel suo complesso. Riguarda ciascuno di noi. Dobbiamo lavorare perché il suicidio non sia silenzio e chiedere auto non è vergogna!»
Foto di repertorio