Ucraina, alla Valfrè i primi profughi: “Varcato il confine italiano si sono abbracciati e hanno pianto”
ALESSANDRIA – L’ex hub vaccinale della Caserma Valfrè di Alessandria ha accolto questo lunedì i primi 36 cittadini ucraini in fuga dalla guerra e portati in Italia grazie all’impegno dei volontari di Trasporto Amico Anteas e dell’associazione Sie. “Quando abbiamo varcato il confine italiano si sono abbracciati e hanno pianto” ha raccontato a Radio Gold il vicepresidente di Trasporto Amico Luciano Cartolano “tra loro c’è anche una nonna e i suoi due nipoti che, durante il bombardamento di Leopoli, ha perso la figlia. La sua casa è stata distrutta ed è scappata”.
Dopo il placet della proprietà, l’Archivio di Stato, la struttura è stata completamente riconvertita grazie all’incessante lavoro dei volontari di Croce Rossa, Protezione Civile, Croce Verde, insieme all’Asl e col coordinamento della Prefettura di Alessandria, e può temporaneamente ospitare fino a un massimo di 50 persone, anche durante la notte, in attesa di essere ricollocate nelle rispettive destinazioni.
Su Radio Gold Tv le interviste al Prefetto di Alessandria Francesco Zito, al presidente della Croce Rossa Marco Bologna, al coordinatore territoriale di Volontariato di Protezione Civile Andrea Morchio e a Luciano Cartolano, vicepresidente di Trasporto Amico Anteas.