Autore Redazione
domenica
17 Luglio 2022
05:38
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Politica - Casale Monferrato

Sul Centro Nuoto di Casale botta e risposta tra il Comitato PalaFerraris e il sindaco Riboldi

Sul Centro Nuoto di Casale botta e risposta tra il Comitato PalaFerraris e il sindaco Riboldi

CASALE MONFERRATO – A Casale Monferrato il Comitato PalaFerraris ha criticato l’amministrazione comunale del sindaco Federico Riboldi rispetto alla gestione del Centro Nuoto. “Per i cittadini oltre il danno anche la beffa” hanno sottolineato gli esponenti del Comitato. “Nei mesi scorsi quando affrontammo l’incresciosa vicenda del veder affiancare il prefisso di Energica al PalaFerraris, denunciavamo la condizione precaria della gestione di alcune strutture sportive cittadine. Non c’era da parte nostra l’intento di strumentalizzare una realtà che avrebbe dovuto essere ben nota all’amministrazione della città. Ormai è di dominio pubblico la drammatica situazione in cui si trova la società Casale Sport e Service srl (Centro Nuoto) che si approssima alla chiusura per ragioni economiche. Non siamo stati certamente facili profeti nell’evidenziare certe lacune amministrative. Abbiamo più volte segnalato agli organi competenti un invito alla vigilanza, mai abbiamo avuto riscontro. Ci siamo dimostrati disponibili a dialogare. Ci fu risposto indirettamente che si voleva fare solo polemica politica. Non è una trasgressione fare politica al di fuori dei partiti, anche se la chiusura di una struttura nata per il cittadino riveste particolarmente un ambito sociale che l’amministrazione ha il dovere di risolvere! Ahinoi, purtroppo con soldi pubblici versati dai cittadini”.

Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino monferrino: “Mi dispiace non perdiate nuovamente occasione per gettare fumo negli occhi ai cittadini” ha detto Federico Riboldi “la piscina comunale di Casale, sita al Ronzone, venne dismessa e privatizzata dalla giunta di centro sinistra di cui facevate parte. Venne all’epoca affidata al marchio Alcarotti; un’opera evidentemente sovradimensionata rispetto alla realtà cittadina, dal punto di vista energetico pessima (alla faccia dell’ambiente), dispersiva, priva delle dotazioni di base per un impianto moderno (un esempio su tutti l’assenza di copertura notturna delle vasche o di un impianto di cogenerazione) e gravata da una fideiussione intestata al Comune di ben 860mila euro! Quando ero Assessore allo sport nel 2009 la proprietà Alcarotti venne in Comune a consegnare le chiavi e si accordò, tra privati, per il passaggio al Centro Nuoto. Da allora tantissime operazioni migliorative sono state condotte sulla struttura, purtroppo mai pienamente efficiente”.

“I due anni di pandemia” ha concluso Riboldi “hanno aggravato ulteriormente la situazione, che stiamo monitorando con grande attenzione, incontrando il personale e cercando soluzioni che non debbano pesare sulle tasche dei cittadini. Dal vostro racconto fantasioso si evince un’altra realtà. Non so se non conosciate i fatti, grave perché eravate al governo della città, o li vogliate omettere di proposito. Sono disponibile ad un confronto pubblico sul tema, portando a disposizione di tutti gli atti amministrativi dell’epoca. Confronto che, sono purtroppo certo, declinerete anche questa volta”. 

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