9 Febbraio 2023
09:22
“Non una di meno” torna in piazza: “Riapriremo la casa con o senza il sostegno delle istituzioni”
ALESSANDRIA – “Non una di meno” scenderà di nuovo in piazza per rivendicare uno spazio dove poter svolgere le proprie attività. Il movimento non ha più la disponibilità dell’ex asilo Monserrato e l’8 marzo protesterà per riconquistare gli spazi persi.
“Mentre resta aperto il faticoso tavolo con l’istituzione comunale, chiediamo a tutt* coloro che in questi mesi hanno sostenuto la lotta per uno spazio transfemminista di scendere in piazza con noi per dimostrare quanto la Casa fosse uno spazio fondamentale per tutta la città, e quanto sia importante che ritorni ad esserlo. In questi mesi abbiamo accettato di sederci al tavolo propostoci dal Comune per arrivare all’assegnazione della Casa a Non una di Meno e lo abbiamo fatto consapevoli dei tempi della burocrazia, dei cavilli e delle operazioni mirate di rallentamento che avremmo incontrato lungo la strada, ma il tempo passa e il nostro desiderio/bisogno di riaprire la Casa cresce di giorno in giorno“.
“Non una di meno” non intende più aspettare e ha “deciso che l’otto marzo sarà una tappa del percorso che ci porterà a riaprire la casa entro la primavera, con o senza il sostegno delle istituzioni“.
“Dopo lo sgombero avremmo potuto arrenderci, invece abbiamo deciso di affrontare questo attacco come una possibilità per rimetterci in gioco, ricostruire i nostri progetti e allargare i nostri orizzonti: oggi sentiamo la necessità di dare maggior risalto alle istanze politiche che emergono dal mondo queer, e per questo motivo lo spazio che riapriremo, da sempre un luogo sicuro per la comunità LGBTQ+, sarà una Casa delle donne e delle persone Queer. Vogliamo portare in piazza le rivendicazioni, le istanze e i progetti che hanno caratterizzato la Casa, e quelle che si aggiungeranno, per questo chiediamo a tutte/i coloro che vorranno dare un contributo alla costruzione della nuova Casa di partecipare insieme a noi al percorso di avvicinamento all’8 marzo“.
“La Casa – conclude “Non una di meno” – deve rinascere per generare un luogo di scambio, confronto e relazione, in cui immaginare, progettare e costruire modelli sociali basati sul mutualismo, sull’assenza di discriminazione e sulla solidarietà”.