Autore Redazione
mercoledì
28 Ottobre 2015
23:00
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Politica - Alessandria

Confagricoltura Alessandria: “l’allarmismo sulle carni rosse è nocivo a consumatori e allevatori”

Confagricoltura Alessandria: “l’allarmismo sulle carni rosse è nocivo a consumatori e allevatori”

ALESSANDRIA –  L’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sulle carni lavorate, inserite nel gruppo 1, quello ad alta pericolosità per la salute e la classificazione delle carni rosse non lavorate negli alimenti “probabilmente cancerogeni” ha scatenato polemiche tra i tanti allevatori piemontesi e quindi tra le associazioni agricole, tra cui Confagricoltura Alessandria. “Non ci sottraiamo al confronto, anzi lo sollecitiamo – ha sottolineato il presidente provinciale Luca Brondelli di Brondello – ma, sul settore della carne, riscontriamo un allarmismo inutile, con ripercussioni sui consumi che potrebbero essere peggiori del periodo della BSE. Si sta facendo una pericolosa caccia alle streghe”.

“I rapporti monografici dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) – ha aggiunto il direttore di Confagricoltura Alessandria, Valter Parodi – si basano sull’identificazione degli agenti di rischio e non sulla valutazione del rischio. I risultati raggiunti (di cui peraltro nei giorni scorsi sono stati solo anticipati alcuni primi elementi), non devono quindi portare a conclusioni affrettate. Occorre attendere tutti i dettagli della complessa analisi e le sue indicazioni vanno comunque sottoposte dai governi e dalle agenzie sanitarie internazionali, a valutazioni del rischio. Tanto più che, come dichiarato dallo stesso direttore della AIRC, Christopher Wild, la carne rossa ha valore nutrizionale”.

“Il consumo di carni rosse e preparate costituisce un eventuale possibile rischio solo nel caso di consumi eccessivi o di prodotti trasformati di scarsa qualità – ha precisato ancora il presidente dell’Organizzazione agricola provinciale – circostanze che tradizionalmente non trovano riscontro nei consumi nazionali. Esempio valido può essere la classificazione data dalla AIRC sulle radiazioni solari; è classificata come agente di rischio elevato, senza che ciò pregiudichi per l’uomo l’esposizione ai raggi solari, che può essere effettuata con le dovute precauzioni”.

“Bisogna bilanciare al meglio i possibili rischi del consumo che, per la carne rossa, sono solo ipotetici, con i benefici nutrizionali che sono indiscutibili – ha concluso  Brondelli – Intanto i danni economici che si stanno creando al settore zootecnico nazionale sono enormi ed acuiscono le enormi difficoltà che già vivono le aziende del settore”.

 

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