Casa delle Donne, Rettore Università: “La struttura occupata va abbattuta. Lavori per il campus a rischio ritardi”
ALESSANDRIA – È una posizione “ferma” quella presa dal Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi rispetto all’occupazione della palazzina dell’ex circoscrizione Nord di viale Michel da parte del collettivo Non Una di Meno, nell’area dove dovrebbe sorgere il campus universitario. Lo scorso 5 giugno l’associazione aveva parlato di “una potenziale soluzione definitiva” e della “compatibilità” della loro attività rispetto al progetto del campus, visto che “quell’edificio dovrebbe essere demolito”. Uno scenario che, però, secondo Avanzi non può essere modificato: “Il progetto è stato approvato” ha precisato il Magnifico Rettore “è previsto l’abbattimento di quella struttura. Il campus deve essere costruito, col Comune stiamo lavorando per una rigenerazione urbana sia del viale Michel che della piazza antistante del mercato, a spese dell’Università. Non dobbiamo essere ambigui né fare confusione, massimo rispetto per l’associazione e per i diritti lgbtqia+ ma ci sia lo stesso rispetto anche per gli studenti e per i loro bisogni. Noi siamo per la libertà di espressione ma non si occupa il territorio altrui per poi pretendere che diventi il proprio domicilio: la struttura dell’ex Circoscrizione Nord ha una destinazione diversa”. “Il problema di trovare nuova sede a quella associazione lo deve risolvere il Comune, ci sta provando” ha aggiunto Avanzi “noi dobbiamo andare lì e fare i nostri lavori, ognuno viva serenamente coi propri obiettivi ma a casa propria. Un incontro con Non Una di Meno? Sarei disponibile, la mia porta è sempre aperta ma non sono io il loro interlocutore. Rappresento l’Università che in questo momento ha subito l’occupazione. Mi aspetto che la palazzina venga liberata il prima possibile perché vogliamo iniziare i lavori, qualsiasi ritardo di un investimento di 60 milioni di euro ad Alessandria sarebbe un dramma. C’è un rischio ritardi sull’inizio dei lavori? Certo, sarebbe gravissimo. Se lo stabile è occupato non possiamo mandare dentro le ruspe, un atteggiamento di questo tipo genererebbe un contenzioso e uno scontro frontale tra l’Università e l’associazione. Il Comune trovi una soluzione, so che l’amministrazione sta lavorando molto bene, così come il Prefetto. Ripeto: noi non siamo gli interlocutori”. Su Radio Gold l’intervista video al Rettore Gian Carlo Avanzi.