13 Novembre 2015
12:35
A Serravalle cittadini scrivono al sindaco: mettete in sicurezza via Fabbriche e via Fabbri
SERRAVALLE SCRIVIA – Troppo silenzio e immobilismo e così molti cittadini di Serravalle Scrivia, che abitano tra via Fabbricati e via Gambarato, hanno scritto una lettera al Comune. Hanno ancora negli occhi quanto accaduto in quella zona nell’ottobre 2014 per colpa dell’alluvione. In quella occasione acqua e fango invasero case e strade, come testimoniato dalle tante foto che documentano la situazione complicatissima di quelle giornate. A distanza di tanto tempo il problema, per i 60 estensori della lettera, è che nulla si è mosso per impedire il ripetersi di quell’evento. “Il problema – ha spiegato Gianluigi Gandini, tra i firmatari della lettera – è che siamo nel punto più basso del paese. Hanno edificato ovunque ma non hanno adeguato alle nuove portate i fossi che già esistevano. Quindi ogni volta che piove un po’ di più ci ritroviamo con l’acqua in casa. Una situazione che si è vista in maniera chiara e disastrosa il 13 ottobre: l’acqua ha preso tutta la parte bassa, da Firpo fino a tutta la piana; un disastro totale”.
Eppure, ha spiegato ancora Gianluigi Gandini, interpretando il pensiero di molti residenti, “da ottobre non si è visto nessuno per mettere a posto questa situazione.”
Da qui la scelta di utilizzare i canali ufficiali per dare forza alle legittime richieste: “noi chiediamo di muoversi, di fare qualcosa. Ci sono alcune opere che si possono fare, ma non vediamo nessuna azione concreta. Per questo abbiamo inviato la lettera, ormai una settimana fa. Abbiamo spiegato che l’acqua, da dietro lo stabilimento Novi, per quanto riguarda la ferrovia, viene a scaricare nel rio Negraro. Per la ex statale 35 bis, l’acqua, dalla rotonda arrivando da Novi, scorre verso Serravalle e cioè verso il rio Negraro. L’ultima strada, la 35 ter, convoglia sempre in quel rio“.
Tutto questo ha prodotto, insieme alle abbondanti piogge dell’ottobre 2014 “5-6 centimetri in casa – ha aggiunto Gianluigi Gandini. Ma il mio caso ha avuto diverse conseguenze come le molte attività andate a bagno o i disagi in diverse abitazioni. Ci sono le foto a testimoniarlo. Il risultato è che noi siamo a rischio totale. Con la tecnologia che c’è oggi non vogliamo evacuare ma risolvere il problema. Ci sono le possibilità per farlo”.
Il sindaco di Serravalle, Alberto Carbone, ha confermato di aver ricevuto la lettera, spiegando di essere al lavoro per risolvere il problema: “stiamo dando l’incarico a un tecnico per un progetto che ci permetta di capire cosa fare. Secondo me il problema non è del Rio Negraro, ma dell’autostrada (il tubo che sovrasta la strada in via Fabbriche ha una griglia davanti ostruita spesso da rifiuti con l’inevitabile ostruzione per il deflusso dell’acqua) “. Rispetto all’eccessiva edificazione contestata dai cittadini il sindaco è scettico e sostiene che “quella situazione non centri assolutamente nulla. Gli studi ci dicono che non sono quelli i problemi. Probabilmente sarà necessario fare qualche immissione in più nello Scrivia di acqua bianca per risolvere tutto. Comunque ieri (giovedì ndr) abbiamo incaricato uno specialista per affrontare la questione e cerchiamo di vedere come sistemare questa cosa, ricordando che l’alluvione dell’ottobre 2014 è stata un evento eccezionale“.
Il sindaco ha garantito che risponderà alla lettera dei cittadini e di “non essersi dimenticato di quei cittadini anche perché l’assessore competente ha già spiegato che sulle contestazioni mosse c’è un progetto dell’Aipo”.
Intanto i cittadini hanno messo tutto nero su bianco perché, ha spiegato ancora Gianluigi Gandini, “sorprende il fatto che nonostante la presenza di tecnici e ingegneri in Comune la questione sia ancora aperta. Visto che non c’è mai stata alcuna convocazione in merito a questo problema, abbiamo scritto questa lettera al Comune, indirizzata anche al Ministero, alla Regione, alla Protezione Civile e alla Procura della Repubblica.”
Di seguito le immagini gentilmente concesse dai cittadini autori della lettera: