Luglio rovente ma il record di caldo resta al 2022: “L’anno più caldo di sempre in Italia, e in Piemonte”
PIEMONTE – Questo mese di luglio ci ha fatto boccheggiare per diversi giorni ma forse molti non ricordano più l’estate del 2022. Lo scorso anno, infatti, è stato il più caldo nella storia dell’Italia da quando esistono le rilevazioni scientifiche. Le temperature più alte, con anomalie superiori ai 2°C, si erano registrate proprio a luglio, uno dei mesi più caldi insieme a giugno (con un picco di +3,09°C), ottobre e dicembre.
Lo ha certificato il rapporto “Il Clima in Italia nel 2022” redatto grazie ai contributi di tutte le Agenzie nazionali per la Protezione dell’Ambiente. Ha scattato la fotografia climatica dello scorso anno anche Arpa Piemonte che ha monitorato temperature, precipitazioni e livelli dei corsi d’acqua nella nostra regione. In media, ha spiegato il Direttore Generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero, nella nostra Penisola le temperature sono state più alte di 1,23°C rispetto ai dati storici. Il Piemonte è stato però ancora più caldo, con un’anomalia media di +1,5°C. Ha ampiamento superato la media nazionale anche il deficit di piogge registrato nella nostra regione lo scorso anno. Il Piemonte ha chiuso il 2022 con un – 45% contro un deficit medio nazionale del 22%. Quest’anno, dopo i primi mesi ancora aridi di precipitazioni, dal mese di maggio la situazione è progressivamente migliorata. Anche sul fronte delle temperature in Piemonte non si dovrebbe toccare il record dello scorso anno. Nell’ondata di calore degli ultimi giorni le centraline in pianura hanno sfiorato i 40 gradi ma nel resto del mese le temperature erano rimaste più in linea con i dati del periodo. Gli esperti di Arpa hanno però osservato con preoccupazione l’impennata delle massime in montagna e i picchi di 35 gradi toccati a 1000 metri. Già da qualche giorno le temperature si sono abbassate e dovrebbero restare nella media del periodo. L’estate è ancora lunga e non è semplice fare previsioni a lungo termine. Ovviamente avremo ancora giornate molto calde ma i prossimi anticicloni all’orizzonte dovrebbero essere di natura atlantica, e quindi meno roventi rispetto a quelli che hanno infiammato questo mese di luglio arrivato agli sgoccioli.