L’imam di Valenza: “l’Europa come gli Usa, dobbiamo vivere in pace tutti”

VALENZA – Tante persone ieri sera a Valenza in piazza Gramsci, davanti al Duomo. La manifestazione (clicca QUI) è stata organizzata per mandare un messaggio di pace dopo i terribili attacchi di Parigi e ha visto, oltre alla partecipazione delle istituzioni, anche dell’Imam, Abdel Hadi. Il responsabile della comunità islamica nella città dell’oro ha apprezzato la manifestazione, convinto che “sia stata una cosa giusta che andrebbe fatta in ogni città“. Per l’Imam valenzano la strage è stata terribile “perché qualsiasi persona ormai può rimanere vittima di atti come quelli parigini“.

Secondo Abdel Hadi quanto successo a Parigi non ha cambiato l’atteggiamento nei suoi confronti: “come centro culturale sono tre anni che siamo qui a Valenza e io vivo in città da molti anni e quindi la gente mi conosce. La gente è intelligente e non pensa male. Mi conoscono tutti e sanno che sono qui per lavorare“. Tuttavia l’ostilità nei confronti dei musulmani che corre sui social in particolare esiste ma non preoccupa troppo l’Imam perché “nessuna religione dice di ammazzare persone innocenti. Neanche le bestie possono essere ammazzate così“. Per sconfiggere i pregiudizi contro il mondo musulmano “bisogna essere uniti tutti – ha aggiunto Abdel Hadi. Avere solo una parola per tutti: la libertà e la pace per tutti. Bisogna stoppare queste guerre messe in piedi per due soldi”.

Intanto anche a livello locale si discute dell’approccio politico ai problemi e della necessità di una maggiore integrazione anche nel quotidiano tra migranti e italiani. L’assessore di Alessandria, per esempio, Giorgio Abonante, sottolinea l’importanza di una partecipazione politica delle varie comunità per evitare di creare mondi paralleli che viaggiano senza incontrarsi. Una posizione condivisa anche da Abdel Hadi: “il ragionamento è giusto perché l’Europa sta diventando come gli Usa, con tante persone da tutto il mondo che vivono nello stesso luogo. Ormai in Italia, per esempio ci sono italiani, marocchini, tunisini, e così via. Dobbiamo vivere in pace e condividere tutto“.

A chi sostiene che questa idea non si ritrovi nei paesi musulmani l’imam replica: “io arrivo dal Marocco e abbiamo gente cristiana, ebrei e altre religioni. Tutti vivono e lavorano senza problemi. Non abbiamo mai avuto questioni di razzismo o di emarginazione. Alla fine siamo tutti esseri umani e tutti fratelli“.