Percepivano la pensione di invalidità ma non risiedevano in Italia: denunciate 64 persone
ALESSANDRIA – La Guardia di Finanza di Alessandria ha concluso le indagini che hanno permesso di scoprire 64 cittadini che percepivano indebitamente prestazioni socio sanitarie per invalidità civile per una somma complessiva pari 1.272.687,16 euro. Gli inquirenti hanno iniziato gli accertamenti nel 2020, sotto la direzione della citata Autorità Giudiziaria, partendo da una segnalazione della Direzione Provinciale dell’I.N.P.S. che ha poi assistio le Fiamme Gialle nelle attività di indagine.
Il lavoro degli inquirenti, focalizzato su un arco temporale tra il 2015 ed il 2020, ha riguardato oltre 100 cittadini rumeni, sospettati di una truffa condotta grazie anche al sostegno di terzi. I cittadini che percepivano indebitamente le prestazioni dello Stato fingevano di essere stabili residenti in Italia, peraltro, in due casi, percependo anche le stesse misure nel paese d’origine. I controlli incrociati, compiuti anche grazie alla cooperazione internazionale, ha permesso di smontare la truffa e appurare la verità e cioè l’insussistenza del domicilio in Italia.
Al momento, non è stato possibile notificare l’avviso di conclusione delle indagini a diversi degli indagati in quanto non reperibili in Italia, ma nel frattempo l’erogazione degli emolumenti non spettanti è stata bloccata dall’ente erogatore.
Il contrasto alle frodi nel settore previdenziale, assistenziale e sanitario mira a garantire l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.