2 Ottobre 2023
05:27
Rapporto Ben Vivere delle Province italiane: Alessandria tra i territori con più alto miglioramento
ALESSANDRIA – Una buona notizia per l’Alessandrino. Arriva dal “Rapporto sul Ben Vivere delle Province Italiane 2023: Classifiche, indicatori ibridi, benessere soggettivo, partecipazione e invecchiamento attivo” presentato a Firenze durante il Festival Nazionale dell’Economia Civile. In base alla graduatoria Alessandria, insieme a Sud Sardegna, Sondrio, Bergamo, Rimini e Terni è il territorio che ha migliorato di più rispetto al 2022 (oltre 15 posizioni).
La classifica finale premia Bolzano nonostante una perdita di 0,13 punti rispetto all’anno scorso, pur confermandosi la provincia italiana dove si vive meglio. Al secondo e terzo posto Pordenone (+3 posizioni rispetto al 2022) e Prato (+2). Scendono, invece, Firenze e Siena (entrambe -3). Dietro questi territorio, nella top 10, ci sono poi Milano, Firenze, Siena, Trento, Ancona, Bologna, Gorizia. Chiude la classifica 2023 Crotone, che perde 3 posizioni rispetto all’anno precedente. Nella flop 10, oltre alla provincia calabrese, anche Reggio Calabria, Caltanissetta, Foggia, Taranto, Napoli, Benevento, Nuoro, Caserta e Vibo Valentia. Una preoccupante presenza, quindi, per le provincie del sud Italia. Le Province flop 2023, che perdono più di quindici posizioni, sono Rieti, La Spezia e Trieste.
Secondo la classifica 2023 della Generatività invece (che consiste nell’impatto atteso delle azioni della cittadinanza), al primo posto si colloca nuovamente la provincia di Bolzano, seguita da Trento e Milano. Il quarto e il quinto posto sono occupati da Pordenone e Reggio Emilia. Nel complesso, questa classifica mostra una certa stabilità (- 0,37 punti) rispetto allo scorso anno, in particolare per indicatori come l’età media della madre al parto, il numero medio di figli per donna, le banche del tempo, la raccolta differenziata e il numero di Neet (i giovani che non studiano né lavorano).
A registrare le variazioni maggiori, in riduzione quasi ovunque, sono soprattutto due criteri esaminati: il numero di cooperative iscritte all’albo e il numero di startup innovative. Basti pensare che solo 16 province su 107 non hanno subito una riduzione del numero di cooperative iscritte all’albo: Pistoia, Lecce, Sassari, Cosenza, Reggio di Calabria, Catania, Agrigento, Matera, Trapani, Parma, Macerata, Savona, Crotone, Grosseto, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, mentre il numero di start up si riduce per molti territori.
Il “Rapporto sul Ben Vivere delle Province Italiane 2023” è stato curato da Leonardo Becchetti, Dalila De Rosa e Lorenzo Semplici ed è stato realizzato dalla Scuola di Economia Civile in collaborazione con il quotidiano “Avvenire” e con il contributo di Federcasse e Confcooperative. Il Rapporto contiene le nuove classifiche sul BenVivere e sulla Generatività delle Province italiane, che non registrano miglioramenti significativi fra le macroaree del Paese rispetto allo scorso anno. Considerando qualche piccola eccezione relativamente al punteggio e alla performance della singola provincia, nel complesso il Sud non ha recuperato sul Nord e sul Centro e quest’ultimo non ha recuperato sul Nord.
Per quanto riguarda la generatività il report tiene conto di quattordici indicatori (come la raccolta differenziata, la percentuale di startup, il tasso di natalità o il numero medio di figli per donna) divisi in tre gruppi: demografia, impegno civile, imprenditorialità. Secondo quando emerso dall’ultima classifica la classifica Bolzano si trova anche in questo caso al primo posto, seguita da Trento e Milano. A pochi passi dal podio c’è Pordenone con Reggio Emilia.