Acqui agli acquesi: imprenditori, tifosi e cittadini insieme per salvare i bianchi

ACQUI – Proprio a un passo dal baratro gli acquesi scendono in campo per aiutare la squadra di calcio della città. Per la società termale, infatti, è stata ideata una sorta di autogestione, con la partecipazione concreta di tutti coloro che vogliono finanziare i bianchi: dai piccoli imprenditori locali, ai ristoratori, fino agli stessi tifosi. La decisione è stata presa mercoledì, al termine di una riunione fiume, durata fino a tarda notte tra il presidente Sante Groppi e la dirigenza: saltata anche l’ultima speranza di far arrivare nuovi finanziamenti dalla cordata milanese, si prospettavano all’orizzonte dimissioni di massa dei dirigenti e il ricorso ai ragazzi della Juniores per le restanti gare del campionato. “La città invece si farà carico della conduzione economica della squadra” ha detto a Radio Gold il direttore sportivo Walter Camparo “E’ stato fatto un atto di responsabilità di tutti gli acquesi: dagli imprenditori locali fino ai tifosi. A tutti si chiederà un aiuto per portare a termine la stagione e salvare la categoria. Tutti hanno sposato questo progetto.Voglio ringraziare tutte le persone che ci sono state vicine. Poteva essere un momento tragico, non lo sarà. Proviamo a ripartire. Per me la maglia dell’Acqui è una seconda pelle.”  Sante Groppi resterà comunque il presidente.

Obiettivo primario dell’Acqui centrare la salvezza tra i dilettanti, per poi tornare a sedersi attorno a un tavolo a stagione finita e vagliare possibili nuovi scenari. “Cercheremo di rinforzare la squadra privilegiando ragazzi della zona” ha aggiunto Camparo.

Hanno detto sì a questo “Acqui agli acquesi” lo stesso mister Buglio, oltre ai giocatori già in rosa come capitan Genocchio, Simoncini, Iannelli, Scaffia e Zefi. Gli ultimi tre a partire sono stati De La Fuente, Pira e De Biase.