Autore Redazione
venerdì
26 Luglio 2024
05:57
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Cronaca - Pavia

Pavia: un 2024 di transizione tra calo dei prestiti e diminuzione delle imprese

Pavia: un 2024 di transizione tra calo dei prestiti e diminuzione delle imprese

PROVINCIA DI PAVIA – Pavia, con la sua tradizione artigianale e la sua storia, si trova oggi di fronte a una serie di sfide economiche che richiedono attenzione e ingegno. Un recente studio di Cna Lombardia ha evidenziato un calo preoccupante nei prestiti alle aziende e una diminuzione delle imprese artigiane in provincia, delineando un quadro economico complesso e variegato per il 2024.

I prestiti alle aziende in provincia di Pavia sono calati del 9,8%. Solo Varese ha registrato un calo maggiore, con un -11,5%, mentre Brescia segue con un -9%. Un dato che colpisce e richiede una riflessione. Le imprese artigiane, in particolare, stanno vivendo un periodo di incertezza, segnando un -6,6% nel numero delle attività. La situazione, secondo Enea Vercesi, presidente della Cna di Pavia, è in parte dovuta alla paura delle imprese di chiedere nuovi prestiti, soprattutto dopo la fine del super-bonus per l’edilizia”.

Il calo delle imprese attive in provincia di Pavia del 3,7% si inserisce in un quadro regionale variegato. Mentre Milano (+3,8%), Varese (+1,0%) e Monza e Brianza (+0,3%) hanno visto una crescita, altre province come Mantova (-7,6%) e Sondrio (-4,7%) hanno registrato diminuzioni significative. La regione nel suo complesso sta cercando di navigare attraverso un 2024 di transizione, con una modesta previsione di crescita per il 2025.

Anche se la timida ripresa regionale delle imprese artigiane ha visto un incremento di 520 unità da marzo a giugno, Pavia non ha beneficiato di questo trend positivo. Al contrario, segna un -6,6%, con Mantova che vede un calo ancora più marcato dell’11,3%. Varese si distingue invece con un incremento del 2,5%, un segnale che la ripresa è possibile.

Nonostante le difficoltà, i dati sull’inflazione in Lombardia mostrano una certa stabilità, con un incremento dello 0,8%. Province come Lecco (+1,2%), Milano (+1,1%) e Como (+0,9%) superano la media regionale, mentre altre, tra cui Pavia, si attestano su incrementi più modesti tra il +0,4% e il +0,3%. Questo dato, pur contenuto, riflette un equilibrio che può essere un punto di partenza per ulteriori miglioramenti.

Un altro aspetto positivo arriva dall’export. Lodi registra un balzo del 14,3%, e anche Pavia, con un +0,5%, mantiene un segno positivo, accompagnata da Varese (+0,3%). Altre province, come Brescia (-8,6%) e Cremona (-8,4%), stanno affrontando difficoltà maggiori, ma questi numeri indicano che c’è spazio per la crescita.

La provincia di Pavia, con la sua ricca tradizione artigianale, sta attraversando un periodo complesso ma non insormontabile. Le sfide legate ai prestiti e al calo delle imprese richiedono soluzioni innovative e una forte collaborazione tra istituzioni e imprenditori. La paura di chiedere prestiti è comprensibile, ma trovare nuovi modi per sostenere le imprese potrebbe essere la chiave per invertire questa tendenza. Con determinazione e ottimismo la provincia può riscrivere la sua storia economica, trasformando le sfide in trampolini di lancio verso nuove opportunità.

 

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