Varzi dice no all’eolico: un muro contro le pale

PROVINCIA DI PAVIA – La comunità di Varzi, insieme ai comuni vicini, ha risposto con un deciso rifiuto alla proposta di installare venti pale eoliche sull’Appennino. Il consiglio comunale, sia maggioranza che minoranza, ha ribadito all’unanimità che il progetto proposto dalla società 15 Energia srl sarebbe devastante per la fascia montana dell’Oltrepo.

Il progetto “Monte Giarolo“, che prevede l’installazione di aerogeneratori tra Varzi, Santa Margherita di Staffora, Cabella Ligure, Albera Ligure e Fabbrica Curone, risale a dieci anni fa. All’epoca, le proteste locali e i ricorsi legali lo avevano fatto accantonare. Ora, rispolverato e ripresentato al Ministero dell’Ambiente, ha nuovamente incontrato una ferma opposizione.

Il sindaco Giovanni Palli ha sottolineato come le ragioni del rifiuto siano molteplici: “l’intervento non è sostenibile per l’ambiente, è incompatibile con le infrastrutture locali, e non tiene conto del rischio sismico della zona né delle previsioni del Piano Paesaggistico Regionale”. Per Palli la priorità è preservare il territorio, la sua storia e biodiversità per le future generazioni.

Anche Roberto Moroni, capogruppo di minoranza, ha evidenziato l’importanza di questa unità di intenti. Dopo una conferenza al castello Malaspina, è stato deciso di tenere un consiglio comunale per far sentire la voce di Varzi, il comune capofila della zona. Moroni ha dichiarato che “chi vive in questo territorio ha il dovere di preservare il paesaggio e la biodiversità, oltre alla storia e alla memoria delle popolazioni locali, contro operazioni che puntano solo al profitto e rischiano di distruggere irreversibilmente ciò che è più prezioso”. La vicenda del parco eolico sull’Appennino ci ricorda che ogni decisione deve essere ponderata con attenzione, bilanciando progresso e conservazione, innovazione e tradizione.