Autore Redazione
venerdì
30 Agosto 2024
17:25
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Cronaca - Alessandria

West Nile virus in provincia: finora 4 casi. Due persone tuttora ricoverate

West Nile virus in provincia: finora 4 casi. Due persone tuttora ricoverate

ALESSANDRIA – Nell’ultimo mese sono quattro in tutto le persone ricoverate finora in Ospedale ad Alessandria nel reparto malattie infettive per il virus West Nile. Lo comunica l’azienda ospedaliera che aggiunge anche come dei 4 pazienti due siano stati già dimessi. Altre due persone però sono tuttora nel nosocomio perché il virus ha interessato il sistema nervoso. Dall’Azienda Ospedaliero Universitaria, però, si precisa che le loro condizioni non sono gravi. 

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

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