Autore Redazione
mercoledì
3 Febbraio 2016
04:00
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Calcio - Casale Calcio - Casale Monferrato

“Gli avversari hanno ragione” e rifiuta il calcio di rigore. La bella storia degli Allievi del Casale

“Gli avversari hanno ragione” e rifiuta il calcio di rigore. La bella storia degli Allievi del Casale

CASALE – “Non era rigore.” Tre semplici parole che fanno notizia quelle pronunciate da Mattia Scrivanti (nella foto il secondo accosciato da sinistra, ndr), giovane centrocampista del settore giovanile del Casale Football Club. Sabato pomeriggio era in corso una gara di campionato nella categoria Allievi Fascia B 2000 e i giovani nero stellati stavano già battendo per 1-0 la Giovanile Salesiana. A un certo punto l’arbitro decreta un penalty per i monferrini e subito scattano le proteste degli ospiti. Il ragazzo vittima del presunto contrasto falloso in area si avvicina al direttore di gara e ammette che gli avversari hanno ragione. Gli altri giovani casalesi concordano col compagno e il gioco prosegue senza alcun tiro dagli undici metri. “Non mi sono accorto di nulla” ha detto a Radio Gold l’allenatore degli Allievi del Casale Oscar Valeri “hanno fanno tutto i ragazzi in campo. Sono felice e orgoglioso di allenare un gruppo così. Non era facile, anche perché la partita era ancora in bilico. E’ stato un gesto sportivo e spontaneo, che fa bene al calcio giovanile. Tutti i compagni erano d’accordo con Mattia, nessuno ha fatto una piega e hanno continuato a giocare. Addirittura quando ho chiesto loro come mai l’arbitro aveva cambiato idea tutti sembravano quasi intimoriti a rivelarmi il motivo. Quando ho chiarito che anche secondo me avevano fatto bene si sono sciolti in un sorriso. Stupito dal loro gesto? So di allenare dei ragazzi educati, ma difficilmente si vedono episodi del genere nel nostro ambiente. Spesso si leggono cose orribili.

Alla fine il Casale vincerà comunque per 3-0 e i ragazzi di mister Valeri hanno portato a casa i tre punti, insieme alla consapevolezza di essersi comportati da sportivi veri, da uomini. Se avessero giocato in serie B si sarebbero sicuramente meritati il cartellino verde, in vigore da quest’anno per premiare dei gesti di fair play.

Francesco Conti

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