31 Gennaio 2025
12:34
“Pronto Soccorso più umani”: nel progetto regionale anche distributori di alimenti e punti di ricarica cellulare
PIEMONTE – L’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha avviato un progetto volto all’umanizzazione della gestione dei pazienti nei Pronto Soccorso. L’obiettivo è una presa in carico globale della persona, inclusi gli aspetti sociali e relazionali, in modo che la riqualificazione, il riammodernamento e una corretta informazione ai pazienti e ai familiari, permettano di vivere in modo migliore la permanenza nei Pronto Soccorso, dal momento dell’arrivo alle fasi che precedono e seguono il triage.
“Abbiamo attivato un gruppo di lavoro per affrontare questo importante aspetto della nostra sanità – ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – e l’obiettivo principale è quello di dotare tutti i Pronto Soccorso di schermi informativi, di distributori di generi di conforto, di postazioni per la ricarica e anche di permettere ai parenti, dove possibile, di rimanere accanto ai propri cari presi in carico dal personale sanitario. Per questo motivo, già nel primo incontro è stato dato ai direttori una scheda dettagliata delle azioni da intraprendere quanto prima”.
A guidare il progetto è il Gruppo di lavoro a supporto della Direzione Sanità per l’analisi della rete clinico-assistenziale ospedaliera e la formulazione di proposte di miglioramento, coordinato da Federico Nardi, direttore di Cardiologia del Presidio ospedaliero di Casale Monferrato, con il coinvolgimento di alcuni direttori di Pronto Soccorso/DEA del Piemonte.
“Tutti i direttori di DEA saranno inseriti in gruppi di lavoro per affrontare le criticità che affliggono i nostri Pronto Soccorso – ha proseguito l’assessore Riboldi -; perché solo coinvolgendo direttamente chi lavora quotidianamente in loco si potranno dare risposte concrete e tangibili. Se oggi si è affrontata l’umanizzazione dei Pronto Soccorso attraverso interventi strutturali, organizzativi e comunicativi, nei prossimi incontri si metteranno sul tavolo boarding e sovraffollamento, coinvolgendo altri direttori di struttura”.