Autore Redazione
lunedì
3 Febbraio 2025
13:51
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Cronaca - Broni-Casteggio

Intenso spaccio di stupefacenti a Broni: i Carabinieri arrestano quattro persone

Intenso spaccio di stupefacenti a Broni: i Carabinieri arrestano quattro persone

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Questo lunedì i Carabinieri della Compagnia di Stradella, insieme ai Reparti competenti per territorio, hanno arrestato quattro persone accusate a vario titolo tra loro, di detenzione e spaccio continuato di stupefacenti in concorso, in esecuzione di ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emesse dal G.I.P. del Tribunale di Pavia (soggetti arrestati residenti nei comuni di Vigevano e Milano o detenuti per altra causa). Sono state anche effettuate sei perquisizioni a carico di altri soggetti fiancheggiatori degli arrestati, residenti nelle province di Milano, Pavia, Novara ed Avellino.

L’attività era iniziata nel 2020 dopo le numerose segnalazioni di cittadini riguardo la presenza di auto soprattutto in località Colombera di Broni, oltre a una accurata attività investigativa del Nucleo Operativo di Stradella. Dalle attività tecniche e di intercettazione poste in essere, e dai servizi compiuti, è stato scoperto che in quella zona, ribattezzata dagli spacciatori e dagli acquirenti con l’appellativo di “Colombia“, era stata organizzata un’intensa attività di spaccio che insisteva anche su altre zone vicine anch’esse facenti parte del codice usato dagli acquirenti e dagli spacciatori e chiamate “Xilopan” (in frazione Casa Storini all’altezza del cavalcavia dell’autostrada), Cimitero (sulla SS 617, dove si trova un boschetto utilizzato dal gruppo per ripararsi e nascondersi dalla strada), Casettina nella stradina (una costruzione abbandonata in via Rosa Nera) e Casettina della notte (a Broni sulla sp/82).

Anche in questa indagine, è stato possibile risalire al modus operandi utilizzato. Gli acquirenti, infatti, prendevano accordi telefonici sui telefoni citofono di spaccio, poi effettuavano l’ordine e ricevevano istruzioni su dove recarsi per ritirare lo stupefacente. Le postazioni venivano cambiate con grande frequenza. 

La pericolosità del sodalizio era stata era avvalorata anche dal fatto che nei controlli effettuati sui veicoli di clienti compiacenti che trasportavano gli spacciatori, oltre che in alcune zone di spaccio, erano state rinvenute alcuni coltelli e in una circostanza anche un machete di grandi dimensioni, del quale gli spacciatori si servivano non solo per rintuzzare eventuali aggressioni finalizzate al controllo del territorio ma anche nelle quotidiane attività di spaccio come deterrente per i clienti più pretenziosi.

I pedinamenti condotti hanno consentito di individuare anche il deposito di alcuni fornitori del gruppo, a Landriano, in aperta campagna: in un campo venivano interrate e stoccate le scorte di stupefacente destinate a essere consegnate ai vari gruppi di spaccio del milanese e del pavese che ne facevano richiesta. Nel corso dell’attività è stato sequestrato in tutto 1.5 kg circa di cocaina. Quaranta persone sono state segnalate alle varie Prefetture competenti perché trovate in possesso di modiche quantità di stupefacenti.

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