7 Febbraio 2025
14:42
Un parco agrivoltaico alle porte di Acqui, attaccato al santuario: l’appello dei cittadini
ACQUI TERME – Un insediamento agrivoltaico, alle porte di Acqui, rischia di danneggiare l’immagine che il territorio sta cercando di costruirsi dal punto di vista culturale e paesaggistico. La preoccupazione è di un gruppo di cittadini che ha contattato Radio Gold per sensibilizzare tutti su quello che potrebbe avvenire su un terreno che, peraltro, ospita “lo storico Santuario della Madonnalta, una piccola cattedrale consacrata nel 1067 da San Guido e dedicata a Maria Assunta in Cielo, protettrice della città di Acqui Terme“.
La richiesta di autorizzazione è partita mesi fa e il Comune di Acqui non ha potere su orme di carattere nazionale che poi coinvolgono la Regione ma per i cittadini “pur comprendendo l’importanza dell’energie rinnovabili”, risulta evidente “che non sia il luogo adatto per l’installazione di questo parco energetico, in quanto creerebbe un impatto visivo devastante all’ingresso cittadino, e per una città turistica come Acqui Terme non sarebbe una prestazione positiva“. In questi giorni alcuni operatori con una ruspa hanno effettuato delle enormi buche per sondare il terreno, probabilmente per escludere la presenza di manufatti archeologici, e le operazioni quindi stanno cominciando a essere visibili. Difficile ora intervenire poiché l’autorizzazione ha seguito l’iter previsto che premia proprio le operazioni per la produzione di energie alternative, ma la speranza è di trovare soluzioni alternative. Il sindaco, Danilo Rapetti, interpellato da Radio Gold, ha spiegato di “essere politicamente contrario a questo insediamento, anche per lo sforzo della città su molteplici aspetti, da quello legato al vino per arrivare alle Terme, ma l’Amministrazione comunale non ha margini di manovra a riguardo“. Tuttavia, aggiunge Rapetti, abbiamo già lanciato un appello alla Regione perché “legiferi presto e in termini conservativi del territorio. In questo modo si potrà evitare una situazione del genere che rischia di danneggiare l’immagine cittadina“. Il sindaco, per esempio, invita a considerare anche altre zone con un impatto decisamente minore, diversamente da quanto rischia di avvenire nel caso contestato dai cittadini.