Autore Redazione
mercoledì
19 Marzo 2025
17:44
Condividi
Cronaca - Alessandria

Idee in fuga fa scuola: da Catania per imparare. E intanto i complimenti di Torino

Idee in fuga fa scuola: da Catania per imparare. E intanto i complimenti di Torino

ALESSANDRIA – Un innovativo progetto di lavoro in carcere, realizzato dalla cooperativa Idee in Fuga di Alessandria, è stato al centro di un incontro organizzato oggi dal vicepresidente del consiglio regionale, Domenico Ravetti. Presente alla riunione l’ufficio di presidenza e i rappresentanti della cooperativa, tra cui il presidente Carmine Falanga, recentemente insignito del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana da Sergio Mattarella.

All’incontro hanno preso parte anche il presidente Davide Nicco, e i vicepresidenti UDP Franco Graglia e Ravetti, e gli altri membri Fabio Carosso, Mario Salvatore Castello e Valentina Cera. Anche Andrea Ferrari e Salhi Yassin, in rappresentanza di Idee in Fuga, hanno preso parte alla discussione.

Falanga ha illustrato il percorso di crescita della cooperativa, partito nel 2018 con l’apertura di un laboratorio di falegnameria all’interno della casa circondariale di Alessandria, per evolvere anno dopo anno L’ultimo successo è stato il bistrot all’interno del carcere, “ricavato da uno spazio inutilizzato riservato alla Polizia penitenziaria e che quest’ultima ci ha ceduto“.

Ringraziamo sempre la Polizia penitenziaria per la continua collaborazione che ha posto in essere nell’evolversi del nostro progetto,” ha dichiarato Ferrari. Ravetti ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “La piazza di accesso al carcere, storicamente luogo poco frequentato e considerato un po’ sinistro dagli alessandrini, oggi con il bistrot ha assunto una diversa valenza nel sentire comune“. Nicco ha elogiato l’iniziativa, evidenziando “l’importanza della responsabilizzazione e del reintegro dei detenuti nella società civile“. Castello ha poi invitato la cooperativa alle prossime iniziative in collaborazione con il garante dei detenuti regionale.

Oltre alla falegnameria, la cooperativa ha espanso le sue attività nel settore alimentare, includendo un laboratorio di pasticceria, di panificazione e infine uno destinato alla produzione di birra. “Oggi la falegnameria non opera più, tanto che abbiamo deciso di donare le nostre attrezzature alla coop di Verona, che sta aprendo un simile laboratorio nel carcere locale“, ha concluso Falanga, aggiungendo che anche esperti da Catania sono venuti a studiare il progetto. “Siamo disponibili con tutti gli interessati a condividere la nostra esperienza, perché la redenzione personale passa attraverso il lavoro: aiutiamo i nostri soci, una volta usciti dal carcere, anche a trovare una casa e li supportiamo con uno stipendio regolare, per consentire loro di riorganizzarsi, soprattutto coloro che non hanno legami ad Alessandria“.

Condividi