12 Dicembre 2025
16:05
Studio Università Pavia: oltre il 50% degli italiani tra 15 e 19 anni gioca d’azzardo
PAVIA – Quasi il 70% dei giovani italiani tra i 15 e i 19 anni gioca ai videogiochi; tra di loro, un terzo spende soldi per giocare online e un quinto riferisce modalità di gioco considerate a rischio di dipendenza. In questa fascia d’età un adolescente su due gioca d’azzardo, mentre uno su dieci presenta un coinvolgimento potenzialmente problematico nel gioco d’azzardo.
Questi i risultati di uno studio condotto dalla Scuola di Sanità Pubblica dell’Università di Pavia, in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFC), l’Istituto Mario Negri di Milano, con il supporto del Programma di Regione Lombardia per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (fondo GAP) attraverso ATS Pavia.
La ricerca, appena pubblicata sulla prestigiosa rivista Lancet Public Health, si basa sui dati raccolti su un campione rappresentativo di più di 11.000 adolescenti italiani dallo studio ESPAD®Italia, che si inserisce nell’ambito dello European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs (ESPAD), il più grande sistema di monitoraggio dei comportamenti a rischio tra gli adolescenti europei, coordinato dalla Dott.ssa Sabrina Molinaro del CNR-IFC. Le analisi hanno anche rilevato come, indipendentemente dal sesso, dall’età e dalle condizioni economiche della famiglia, i giovani che spendono più soldi nei videogiochi online abbiano il doppio delle chance di essere coinvolti anche nel gioco d’azzardo.
«I videogiochi online inducono i loro utilizzatori a spendere soldi sfruttando alcune dinamiche tipiche del gioco d’azzardo e potrebbero far leva sulle stesse vulnerabilità psicologiche» spiega il Dott. Giansanto Mosconi, docente in sanità pubblica presso l’Università di Pavia, nel gruppo di ricerca della Prof.ssa Anna Odone, e primo autore dell’articolo.
Lo studio si inserisce nel quadro delle attività del progetto nazionale PRO-BEN | Health Mode On, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, coordinato dall’Ateneo pavese che riunisce una rete di atenei, conservatori e scuole superiori sul territorio italiano con l’obiettivo di generare evidenze scientifiche utili alla promozione della salute, dei corretti stili di vita e del benessere delle giovani generazioni.
«La nostra ricerca supporta il percorso di Health Mode On, aiutandoci a comprendere meglio le traiettorie dei comportamenti a rischio durante il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, e come si possono sviluppare strategie di prevenzione più efficaci», commenta la Prof.ssa Odone, responsabile scientifica del progetto. “Questo studio – commenta il Dott. Silvano Gallus dell’Istituto Mario Negri – mostra come, in Italia, l’accessibilità per gli adolescenti al gioco d’azzardo, così come ad altri comportamenti a rischio quali il consumo di alcol, tabacco e prodotti contenenti nicotina, resti elevata, nonostante l’esistenza di leggi che ne vietano la vendita ai minori e che dovrebbero tutelare i nostri ragazzi”.
In provincia di Pavia, dove nel 2024 sono stati spesi più di 220 milioni di euro nel gioco d’azzardo, l’attenzione è alta.
«L’elevata diffusione di questo comportamento a rischio tra i giovani è preoccupante», sottolinea la Dott.ssa Lorella Cecconami, Direttrice Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute di Pavia, coautrice dello studio. «Per questo, l’ATS è attivamente coinvolta nell’intercettare e contrastare il fenomeno anche nella popolazione scolastica tramite progetti dedicati».