Sfilza di denunce per furti nei supermercati della città

ALESSANDRIA – Sono sei le persone complessivamente denunciate lunedì pomeriggio dai Carabinieri della Compagna di Alessandria perché sorprese a rubare in alcuni supermercati della città. La prima persona a finire nei guai è stata una cittadina rumena di 33 anni domiciliata ad Alessandria che aveva nascosto nel passeggino del figlio 60 euro di merce rubata dagli scaffali dell’Esselunga.

Ancora impegnati a compilare il verbale della denuncia per tentato furto a carico della 33enne, i militari lunedì sono di nuovo dovuti tornare nel supermercato di Alessandria. Alle casse i militari hanno trovato le due donne rumene di 27 e 20 anni, arrivate da Genova, che gli addetti alla vigilanza avevano sorpreso a nascondere merce prelevata dagli scaffali. Controllate le borse delle due donne i Carabinieri hanno così recuperato prodotti del valore di 330 euro e fatto scattare altre due denunce.

Dopo pochi minuti i denunciati di lunedì pomeriggio sono saliti a cinque. Da Panorama un’altra pattuglia dei Carabinieri ha fermato tre giovani, di 19, 18 e 15 anni, residenti in provincia. Dopo aver aperto e mangiato alcuni dolci presi dagli scaffali, il gruppetto di ragazzi era passato al reparto elettronica dove il più giovane dei tre si era messo in tasca una cassa audio per cellulare. Perquisito, il quindicenne è stato poi trovato in possesso anche di un caricabatterie che i militari hanno poi scoperto essere stato rubato da Trony. Per i tre è quindi scattata la denuncia per tentato furto aggravato e furto aggravato.
Nello stesso pomeriggio è poi scattata anche la denuncia dei Carabinieri di Solero nei confronti di due sedicenni. Durante la perquisizione nell’abitazione del minorenne, già noto alle forze dell’ordine, i militari hanno trovato 20 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento della droga. Alla denuncia per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, il sedicenne ha poi aggiunto anche quella per il furto di un cellulare che il giovane ha ammesso di aver commesso qualche giorno prima insieme all’amico coetaneo.